23 minuti fa:Acqua non potabile ad Altomonte, arriva l'ordinanza di divieto di utilizzo ma la si comunica in ritardo
1 ora fa:Dopo Corigliano, scoperte nuove "case degli schiavi" anche a Rossano
2 ore fa:Spezzano Albanese celebra la prima mostra micologica
16 ore fa:Mormanno: la XX edizione di Perciavutti torna ad animare il borgo
15 ore fa:Corigliano-Rossano: Forza Italia si riorganizza e rilancia l’impegno
16 ore fa:Sicurezza e sostenibilità dell'edilizia scolastica: a che punto siamo?
15 ore fa:VOLLEY - La Pallavolo Rossano Asd domani in campo contro la Silan Volley di San Giovanni in Fiore
17 ore fa:Castrovillari, l'omaggio del Roberto Musolino Quintet a Ivano Fossati per il Peperoncino Jazz Festival
1 ora fa:Esodo di iscritti dal Pd di Corigliano-Rossano, Madeo e Candreva «Noi continuiamo ad essere Partito»
53 minuti fa:Fuochi d'artificio illegali, a Co-Ro un arresto e sequestrate 4 tonnellate di materiale pirotecnico

Terzo Megalotto Sibari-Roseto: cantieri aperti e già pronti a realizzare il primo viadotto - LE FOTO

2 minuti di lettura

CASSANO JONIO – A dire il vero, la storia dell’inizio farlocco dei lavori del terzo megalotto della Statale 106 Sibari-Roseto ci sembrava una supercazzola. Troppo grande da non doverla verificare.

Possibile che un cantiere che vale 1,3miliardi di euro (il più importante investimento pubblico attivo al momento nel Paese), annunciato e inaugurato in pompa magna, non fosse ancora partito? Possibile che i politici - che non brillano mai per coerenza - si mettessero così alla berlina?

Ci siamo andati di persona. E quello che abbiamo visto non è del tutto attinente a quanto, di recente, hanno raccontato alcune cronache. Anche quelle nazionali. In realtà i cantieri sono attivi e ce ne sono ben tre operativi: uno nel territorio compreso tra i comuni di Cassano Jonio e Francavilla marittima, l’altro nel comune di Trebisacce e l’altro, ancora, in quello di Roseto Capo spulico.

Abbiamo provato a parlare anche con le maestranze che, però, non ci hanno rilasciato alcuna dichiarazione. Hanno solo stretto le spalle quando gli abbiamo chiesto – con una domanda del tutto retorica - se i lavori fossero o meno iniziati. E, con un sorriso, ci hanno mostrato con gli occhi che stavano lavorando.

Quindi, sicuramente sul tracciato della nuova statale 106 Sibari-Roseto si sta lavorando. E non solo sul tracciato. Pare, infatti, che le attività lavorative stiano andando avanti anche nelle fabbriche per la produzione di armature d’acciaio e delle strutture di cemento armato, per la copertura interna delle gallerie e per le travi di ponti e viadotti.

Investito già il 12% delle risorse

Ad oggi, così come confermato dallo stesso Viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, in visita nelle settimane scorse nella Sibaritide, sono stati investiti sull’opera circa 150milioni di euro dei 1.300 previsti. Il 12% che, a conti fatti e considerati i lavori che stanno andando avanti, dovrebbero essere in perfetta sincronia con il cronoprogramma dell’opera. La quale – ricordiamo – dovrebbe essere ultimata entro e non oltre il 2027.

Ma cosa si sta facendo in queste settimane? Oltre alla realizzazione dei “voltini” delle gallerie, degli impalcati e delle travi d’appoggio dei ponti che sta avvenendo nelle fabbriche di inerti, sul posto si stanno svolgendo diverse attività. Come dicevamo, sono tre le aree interessate.

Viadotto “Laghi”

La prima è quella nella Piana di Sibari, a cavallo tra i Comuni di Cassano Jonio e Francavilla marittima, nella parte terminale del tracciato, all’innesto con la SS534 e a scavalco della linea ferroviaria Sibari-Cosenza. Qui – da quanto abbiamo potuto constatare - si stanno realizzando le fondamenta del primo viadotto (Viadotto “Laghi”) e a giorni dovrebbe essere innalzato proprio il primo pilone dei 38km di nuova 106. Inoltre, sempre su questo primo cantiere, è stata completata l’opera di eradicamento della vegetazione e aperta la pista su cui sorgerà il primo lotto del tracciato.

Galleria Trebisacce

Il secondo cantiere, invece, sta operando nel comune di Trebisacce. Qui si stanno portando avanti i lavori di disboscamento e movimento terra per consentire l’avvio dell’attività di scavo della lunga galleria “Trebisacce” (3.200 metri) che si congiungerà a sud con il nuovo viadotto “Saraceno” e a nord con il nuovo viadotto “Pagliara”, bypassando per intero la cittadina ionica.

Frana Roseto Capo Spulico

Il terzo cantiere aperto, invece, si trova li dove il nuovo tracciato dovrebbe ricongiungersi con il tronco della statale 106bis già ammodernata (a doppia carreggiata). Qui si sta compiendo un lavoro con una doppia finalità: mettere in sicurezza la frana del grande costone che sovrasta l’attuale tracciato della Statale 106 e quindi la linea ferroviaria ionica, nei pressi del Castello Federiciano; realizzare le infrastrutture necessarie per lo scavo della prima galleria “Roseto 1” (1100 metri).

LA COROGRAFIA DEL TRACCIATO CASSANO JONIO-TREBISACCE: https://ecodellojonio.it/media/files/lotto-1.pdf

LA COROGRAFIA DEL TRACCIATO TREBISACCE-ROSETO CAPO SPULICO: https://ecodellojonio.it/media/files/lotto-2.pdf

NEL VIDEO LE IMMAGINI DEI CANTIERI

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.