Il rossanese Claudio Cavallini nominato Cavaliere della Repubblica Italiana
Stamattina a Cosenza, nella festa del 2 giugno, la consegna da parte del Prefetto Guercio delle onoreficenze conferite dal Presidente della Repubblica italiana
COSENZA – Nella usuale cerimonia di consegna delle onorificenze della Repubblica Italia del 2 giugno, arriva un riconoscimento importante anche per un concittadino di Corigliano-Rossano. Si tratta dell’ispettore antincendi esperto dei Vigili del Fuoco, oggi in pensione, Claudio Cavallini. Il Prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, gli ha consegnato stamani, nella cornice del teatro Rendano, la croce di Cavaliere dell’ordine “Al merito della Repubblica Italiana” conferitogli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La manifestazione, organizzata nel rispetto delle disposizioni impartite in relazione all'epidemia covid- 19, si è tenuta questa mattina in Piazza 15 Marzo a Cosenza, alla presenza delle autorità, tra cui anche il primo cittadino di Corigliano-Rossano, e associazioni per poi proseguire presso il Teatro Rendano con le celebrazioni e consegne delle onorificenze.
La prestigiosa decorazione del Presidente della Repubblica è stata assegnata a Claudio Cavallini per «l'impegno profuso a servizio dello Stato e alla tutela dei cittadini, dedicandosi con passione al suo lavoro per 44 anni, fino allo scorso 30 dicembre 2019».
Un lavoro amato da sempre, sin da ragazzo ai tempi della leva militare, 44 anni di carriera con la divisa dei Vigili del Fuoco, da vigile a ispettore antincendi esperto, 20 dei quali trascorsi nel Comando Provinciale di Crotone. Il suo impegno e amor proprio verso il prossimo, lo hanno portato ad intervenire nei più grandi eventi degli ultimi trent'anni che hanno coinvolto l'intero territorio nazionale, dal terrificante terremoto dell'Irpinia passando per quello dell'Aquila a quello dell'Emilia Romagna, alle alluvioni e frane come quella di Sarno e Quindici nel 1998, per citarne alcune.
Nel nostro territorio è stato testimone e primo soccorritore dell'incidente ferroviario in cui persero la vita 6 persone e seppur non portando la divisa addosso in quell'occasione, rientrava a casa dopo aver svolto il turno di sevizio, il suo spirito da Vigile del Fuoco lo contraddistinse.
Perché d'altronde, fare il Vigile del Fuoco non è un mestiere ma una scelta. A Claudio Cavallini, cittadino di Corigliano-Rossano, le più vive congratulazioni.