Caloveto, l’ultimo saluto a Giuseppe Roma: politico, padre e cittadino attivo
Mazza: «È stato sempre vicino alla gente, soprattutto con chi aveva più bisogno. È stato un grande socialista, sicuramente il più grande che la storia politica del nostro paese. Un grande esempio»
CALOVETO - La comunità saluta oggi una persona per bene che ha saputo declinare con onestà e serietà ogni ruolo rivestito nei suoi 72 anni. Dal politico all’insegnante, dal padre di famiglia al cittadino attivo nella vita sociale.
«È quanto ha detto il Primo Cittadino Umberto Mazza portando un messaggio di vicinanza e cordoglio alla famiglia del professore Giuseppe Roma, già Sindaco di Caloveto, venuto a mancare in occasione dei funerali celebratisi nel pomeriggio nella Chiesa della Madonna del Carmine. Prima di giungervi il corteo è passato davanti al Palazzo di Città, in Piazza dei Caduti per l’ultimo saluto all’ex amministratore. Ai funerali hanno partecipato anche i Sindaci di Longobucco, Giovanni Pirillo e di Cassano allo Jonio Gianni Papasso».
«Ci uniamo al dolore dei suoi familiari - ha detto Mazza - alla moglie Vanna, ai figli Anna, Vincenzo e Scipione e a tutti i congiunti. Alla guida della nostra comunità per diversi anni; docente per tante generazioni; grande appassionato e tifoso di calcio, il Professore Roma - ha proseguito il Sindaco - è stato sempre vicino alla gente, soprattutto con chi aveva più bisogno. È stato un grande socialista, sicuramente il più grande che la storia politica del nostro paese potesse esprimere, perché ha fatto del socialismo una ragione di vita e di politica. Un esempio. Interpretiamo la sua scomparsa nel giorno della Festa della Repubblica, come una coincidenza del destino».
«La lunga malattia che lo ha portato via a tutti - ha continuato a leggere Mazza - gli ha impedito di partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Piazza dei Caduti al quale l’avevamo invitato a partecipare. Commosso ci espresse tutta la vicinanza e la voglia di esserci, ma l’impossibilità ad essere presente. Oggi è giusto ricordarti, con grande affetto e grande stima, ribadendo la gratitudine per l’esempio, come amministratore, come professore, come marito, padre e come uomo hai dato alla nostra comunità».