Vaccinazione ai maturandi di Cariati, i giovani disabili protestano: «Noi non siamo di serie B»
Più persone si vaccinano, meglio è per tutti. Ma dare priorità ai fragili dovrebbe essere un dovere morale e civile. I ragazzi non hanno colpe, ma qualcun altro che ha compiuto questa scelta, sì
CORIGLIANO-ROSSANO – Ormai tutte le testate locali, e non solo, ne hanno abbondantemente parlato: il caso dei maturandi dell’Istituto di istruzione superiore di Cariati ai quali è stato somministrato il vaccino Pfizer in occasione del Vax Day fatto in Calabria il 24 e 25 aprile scorsi ha destato sicuramente scalpore.
Perfino il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina ha affermato in merito che «gli uffici della direzione sanitaria dell’Asp stanno lavorando per capire cosa sia realmente accaduto a Cariati».
Sicuramente i ragazzi coinvolti non meritano la gogna mediatica alla quale sono stati esposti, ma resta comunque un fatto grave che suscita sdegno, soprattutto perché tanti, tantissimi sono ancora i soggetti fragili e gli anziani che attendono la loro dose di vaccino.
È il caso di due giovani uomini, invalidi al 100% in cura presso i Servizi di salute mentale di Cariati. Entrambi invalidi, entrambi soggetto fragili, entrambi ancora in attesa.
Eugenio ci racconta di aver inserito la sua richiesta nel portale regionale di Poste Italiane. La sua prima dose di vaccino è prevista per luglio. «Fa rabbia sapere che mentre noi malati aspettiamo altri, giovani e in salute, possono vaccinarsi» afferma.
Angelo, invece, non sa neppure quando potrà ricevere la propria dose di farmaco: «Mi sento come un ragazzo di serie B. Questa è una vera ingiustizia».
Più persone si vaccinano, meglio è per tutti. Questo è fuor di dubbio. Ma dare priorità ai fragili dovrebbe essere un dovere morale e civile. Sicuramente i maturandi non hanno colpe, ma qualcun altro che ha compiuto questa scelta ne ha e ne dovrà rispondere. Magari è stato fatto in buona fede, ma sottrarre una sessantina di dosi Pfizer in questo momento così delicato, non è stata sicuramente una scelta ponderata.