Corigliano-Rossano, otto ambulanze in fila. Il Pronto soccorso scoppia
Quattordici i pazienti Covid ospitati nel reparto di prima emergenza del "Giannettasio". Non ci sono più posti. Il personale è esausto e intanto si attende l'attivazione di nuovi posti letto
CORIGLIANO-ROSSANO - Un'altra notte da incubo al Pronto soccorso dell'ospedale "Giannettasio". Il presidio di prima emergenza da qualche settimana, ormai, accoglie e ospita solo degenti con patologia Covid mentre il resto delle patologie viene dirottato sul pronto soccorso del "Compagna" a Corigliano.
Stanotte l'ennesimo boom di persone arrivate nel nosocomio bizantino con sintomi da Sars-Cov-2, gente che arriva orma da tutto il territorio autonomamente oppure, nei casi più critici, a bordo delle ambulanze. A proposito, sono state 8 le automediche che nel turno notturno hanno chiesto di sbarellare pazienti con coronavirus ma posti a disposizione non ce ne sono più.
Le postazioni de Pronto soccorso sono praticamente tutte sature. I nove posti forniti di impianto di ossigenazione sono al completo, in attesa che si liberino posti nei diversi reparti ospedalieri sparsi sul territorio regionale così da trasferire i pazienti, mentre altri cinque sono di osservazione e anch'essi restano occupati.
Tutto questo mentre proprio al "Giannettasio" si cerca di ampliare il numero di degenze del Reparto Covid che, al momento, continua ad operare anch'esso con tutte le postazioni sature. Da giorni si sta pensando di attivare al quinto piano della struttura la seconda ala Covid di sub intensiva che potrebbe essere pronta a giorni con 18 nuovi posti letto.
Altro problema è sul laboratorio tamponi. Non è fermo ma l'ennesimo guasto accorso negli ultimi giorni sembra aver diminuito la capacità giornalierà di processamento dei test covid. Ecco perché ieri sera il primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, è tornato a ribadire la necessità e l'urgenza di avere un secondo strumento di elaborazione dei tamponi. Una questione che dovrebbe risolversi a breve.