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Videosorveglianza a Corigliano-Rossano, c'è un piano da 500 telecamere... ma attive solo la metà

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CORIGLIANO-ROSSANO - Una morsa di paura continua a stringere Corigliano-Rossano. I recenti e drammatici episodi di cronaca, culminati in due distinti episodi in cui sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco per fortuna senza fare vittime, hanno ulteriormente scosso una serenità sociale che è inficiata già da diversi mesi, sempre a causa di raid violenti e criminali che si ripetono ormai a cadenza periodica. Le forze dell'ordine, purtroppo esigue e instancabilmente impegnate in un territorio vasto e intricato, stanno lavorando senza sosta per ristabilire un clima di serenità.

Uno dei deterrenti per contrastare le violenze – così come ha ricordato nei giorni scorsi il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Alessandro D’Alessio – è sicuramente la videosorveglianza: un occhio sempre vigile e discreto sulla città. Un sostegno per chi indaga, un deterrente (almeno nelle premesse) per chi delinque.

Ma a che punto siamo con la videosorveglianza nella grande città di Corigliano-Rossano?

C’è, funziona ma è ancora insufficiente. Partiamo subito dai numeri: nella terza città della Calabria al momento sono attive (sulla carta) 258 telecamere, con un budget complessivo – messo sul piatto dall’Amministrazione Comunale - di oltre 1,3 milioni di euro che dovrebbe portare all’attivazione totale di circa 500 telecamere (477 per l’esattezza) distribuite equamente tra il territorio di Corigliano e quello di Rossano. L'obiettivo, ovviamente, è tessere una rete fitta e capillare sull'intero territorio comunale, abbracciando le zone centrali e quelle periferiche, le arterie commerciali pulsanti e i quieti quartieri residenziali.

Il sistema, si articola attraverso otto progetti distinti, ognuno con la propria tempistica e le proprie fonti di finanziamento. Attualmente, dicevamo 258 telecamere sono già vigili e operative, mentre le restanti 219 sono ancora in attesa di essere installate seguendo tre distinti canali di finanziamento (PNRR, POC Legalità e fondi di bilancio comunale per una minima parte). Ma non è solo una questione di quantità, è anche una questione di qualità. I nuovi impianti, infatti, leggendo quello che dicono le carte dei progetti, saranno decisamente più potenti, equipaggiati con telecamere che supportano l'Intelligenza Artificiale, un cervello elettronico capace di dare un impulso decisivo alle indagini. Un'altra novità di grande rilievo è la previsione di due sale di controllo dedicate: una per i Carabinieri e una per la Polizia. Queste sale, che saranno installate direttamente dalle rispettive forze dell'ordine, saranno il cervello di controllo.

Tutto molto bello e interessante. C’è, però, un problema: tutto questo, almeno per una metà delle telecamere, è tutto in progress e in divenire. L’allarme sicurezza esploso oggi ma che ha dato segnali importanti nei mesi scorsi, aveva bisogno adesso di una risposta efficiente ed efficace da parte di questi strumenti di vigilanza e deterrenza. Risposta che non c’è stata perché, ancora adesso, molte aree della città continuano a rimanere del tutto scoperte.

Intanto Corigliano-Rossano rimane in apprensione ma senza perdere la fiducia nelle forze dell’ordine e negli organi inquirenti che continuano a lavorare senza lesinare energie e a pianificare le contromosse dello Stato contro questa escalation violenta. Domani pomeriggio se ne saprà di più quando a Cosenza, in Prefettura, tornerà a riunirsi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica coordinato dal Prefetto Rosa Maria Padovano e alla presenza dei vertici della Procura di Castrovillari e delle Forze dell’Ordine. La gente spera in misure concrete e sicuramente non da legge marziale!

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.