Il 2 aprile è la giornata dell'autismo. Mormanno si illumina di blu
Come ogni anno, il 2 aprile è la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo. Parte da Mormanno un'iniziativa per parlarne e sensibilizzare
Impegno, amore e tanta forza di non mollare mai. Si potrebbe racchiudere in queste semplici ma potenti parole il senso della giornata internazionale per la consapevolezza dell'autismo che, come ogni 2 aprile, sensibilizza il mondo su una tematica delicata ed attuale.
E se di mondo si tratta, la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, che incontra e si fonde con culture provenienti da ogni parte del pianeta, ha deciso di promuovere un momento di confronto per conoscere le esperienze dei tanti genitori con figli autistici ma soprattutto le risorse e le attività da svolgere insieme agli esperti come psicologi, sociologi e tanti altri.
Il comitato regionale della FITP questa sera alle ore 21 darà inizio ad un vero e proprio convegno sulla pagina facebook "Federazione Italiana Tradizioni Popolari" per continuare a lavorare nel segno della consapevolezza, la parola più importante quando si tratta di autismo: un processo che deve partire prima dalla famiglia per giungere poi ad ogni bambino.
Un appuntamento che parte da Mormanno, nel cuore del Pollino, che ogni anno aderisce all'iniziativa internazionale illuminando di blu il Faro votivo, simbolo della cittadina.
All'incontro prenderanno parte i referenti regionali e nazionali della Federazione, come Marcello Perrone, presidente FITP Calabria, papà di Luigi Karol e promotore dell'iniziativa, Benito Ripoli, Franco Megna e Gerardo Bonifati, rispettivamente presidente, segretario e vice presidente nazionale e poi Andrea Addolorato, consigliere nazionale, Michele Castrigli, Pamela Trisciani, e Joe Bianchi, tutti e tre assessori nazionali FITP ed attivi nel sociale.
Ma si entrerà nel vivo del tema insieme alla psicologa e tecnico del comportamento metodo ABA, Rosalba Rimola, all'avvocato Enrico Orsolini con il quale si accenderà un farò sulla tutela dei diritti di ragazzi e famiglie ed alla testimonianza di Maddalena Cannazzaro, mamma di Paolo.
Alla fine dell'incontro, gli specialisti avranno uno spazio per rispondere ai commenti live degli interessati, con risposte ed approfondimenti e per consentire anche a chi non ha il coraggio di accettare la malattia, di avvicinarsi ad un mondo diverso, che a volte fa paura, ma ad ogni modo pieno di emozioni.