Castrovillari: presunte anomalie sulle bollette. L'ex consigliere D'Agostino scrive una lettera aperta all'amministrazione
Nei giorni scorsi il comune aveva attivato un canale telematico tra gli uffici ed i cittadini per gestire meglio le segnalazioni di eventuali anomalie sulle bollette Tari. D'Agostino propone di fare lo stesso per il consumo idrico.

CASTROVILLARI - Avevamo già parlato di come l'Amministrazione Comunale di Castrovillari abbia attivato un canale telematico tra gli uffici e la cittadinanza per raccogliere le segnalazioni di eventuali anomalie sulla Tari ed avevamo anche raccontato del fatto che la medesima organizzazione potesse essere attivata anche riguardo al consumo idrico, che i castrovillaresi stanno pagando in questi giorni.
Una questione sollevata anche dall'ex consigliere comunale Antonio D'Agostino che, definendo la situazione dell'ufficio idrico "nel caos", ha deciso di scrivere una lettera aperta all'amministrazione.
"Nei mesi di novembre sono pervenute a quasi tutti i contribuenti le bollette relative al consumo idrico emesse dal comune di Castrovillari in cui si sono chieste le annualità 2018 (saldo) e 2019 (intero). A febbraio sono invece arrivate quelle relative all’annualità 2020 - spiega D'Agostino - Ebbene ci sono numerosi casi in cui non vi è alcuna corrispondenza con le letture reali, se cerchi legittimi chiarimenti all’ufficio si viene ricevuti solo dopo previo appuntamento telefonico, al telefono è raro trovare la linea libera, se si è fortunati e si riesce scopri che la tempistica per essere ricevuti a Palazzo Calvosa oltrepassa un mese di attesa, a tal punto in alternativa ci si accontenta della proposta di un ricevimento telefonico, ma la promessa, non rispettata, è quella di essere richiamati entro la settimana successiva dagli uffici sul numero telefonico che si rilascia".
"Alle pec inviate da diversi mesi, ad oggi non fanno seguito risposte. In altri casi la situazione è più grave - continua l'ex consigliere comunale - ancor più se nel dettaglio delle voci di costo non si legge alcuna voce in merito agli sconti derivanti dai bonus sociali, domande presentate già dal 2019 allo stesso ente e accolte dal Sgate, pertanto riconosciuti per legge e spettanti ai cittadini per le annualità 2019-2020 nonché quelle presentate lo scorso anno per le annualità 2020-2021 (istanze presentate prima della pandemia)".
"L’acqua è un bene pubblico - aggiunge Antonio D'Agostino - le tasse le paghiamo, ma è dovere ed obbligo rispettare le leggi da parte di tutti. Enti stessi compresi. Ciò vale ancor di più in un momento di gravi difficoltà economiche in periodo di pandemia. Non può continuare ad essere gestito un servizio pubblico così, lasciando in alternativa, come unica “consolazione”, ma anche “costrizione indotta”, poiché è impossibile interagire con i funzionari dell’ente, di rivolgersi agli organi nazionali, in tal caso intendo lo sportello dell’acquirente unico".
La lettera continua: "Attraverso la presente spero che i nostri amministratori possano attivarsi nell’interesse dei cittadini, affinché risolvano concretamente tale problematica, insopportabile, per cui un invito più scrupoloso a tutela di questi ultimi: vi propongo di potenziare il servizio di comunicazione tra l’ufficio idrico e i cittadini che necessitano di interagire con i funzionari, tappa propedeutica per procedere successivamente ai pagamenti al fine di ottenere chiarimenti laddove le bollette contengono presunte anomalie e soprattutto nei confronti di coloro a cui è stato riconosciuto il bonus, di rettificare le bollette urgentemente nei casi in cui i contribuenti ancora non hanno potuto pagarle - chiude D'Agostino - al contrario per chi le ha pagate e gli era stato riconosciuto il bonus idrico di procedere all’eventuale rimborso delle rispettive quote riconosciutegli per legge".