Spirlì punta alle chiusure delle scuole, i sindacati annunciano lo stato di agitazione: «Inaccettabile situazione di caos»
Le maggiori sigle sindacali calabresi annunciano lo stato di agitazione dopo le ultime dichiarazioni del presidente facente funzioni della Regione Calabria
CATANZARO - Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA RUA – SNALS CONFSAL – GILDA proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola in servizio presso gli istituti scolastici della Calabria.
Un nuovo capitolo nella diatriba tra il mondo della scuola e Nino Spirlì. Infatti, lo stato di agitazione origina dall’ordinanza del 30 gennaio che consentiva alle famiglie degli alunni della scuola secondaria di secondo grado di poter scegliere la modalità di didattica, in presenza o a distanza, per il 50%.
Le sigle sindacale denunciano «una inaccettabile situazione di forte caos e disorientamento venutasi a creare sull’intera comunità educante a seguito delle continue dichiarazioni».
A non andare giù a CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA è la volonta «più volte manifestata da Spirlì, attraverso dichiarazioni pubbliche e dirette video trasmesse sui social network, di chiudere le scuole per un periodo non inferiore a giorni 15 al fine di consentire la somministrazione del vaccino ai lavoratori della scuola che ne facciano richiesta».