7 ore fa:Ospedale di Cariati, lavoratori delle pulizie: «Senza stipendio da mesi»
9 ore fa:Una città grandissima che ragiona... come un paesone
10 ore fa:Dissesto idrogeologico, si accelera sui cantieri: consolidamento e sicurezza per Santa Chiara e Pigna
9 ore fa:Graziano: «Ospedali più sicuri e una sanità che cambia grazie al lavoro condiviso»
7 ore fa:Tragedia a Villapiana: estratto vivo dall’auto in fiamme, muore poco dopo in ospedale
6 ore fa:Dentro la montagna per Santa Barbara: 800 lavoratori celebrano la patrona dei minatori nella galleria del Megalotto 3
6 ore fa:Apre la “Casa dei Popoli” a Schiavonea: nasce il presidio dei diritti nel cuore della marina | VIDEO
7 ore fa:Una nuova alleanza educativa: a Co-Ro il convegno "Avrò cura del tuo sguardo"
8 ore fa:Corigliano Rossano e Fondazione Telethon insieme a Natale
8 ore fa:San Lorenzo del Vallo, polemica sul Castello Alarcón: «Un buco nelle mura, una ferita alla storia»

Il Crati è al limite: le massicciate sembrano reggere ma ora preoccupano le tane degl'istrici che potrebbero aprire uno squarcio nell'argine

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - È ancora emergenza sull'argine del Crati dove la piena, cresciuta di diversi metri nelle ultime ore, è tornata ad insidiare le contrade Thurio e Ministalla alla periferia ovest di Corigliano-Rossano. Ad essere maggiormente attenzionato dalla Protezione civile, che da ieri sera è sul posto con uomini e mezzi, è l'argine destro del fiume, proprio nel punto in cui c'è la confluenza con il fiume Coscile.

Un "punto critico" dal punto di vista idrogeologico soprattutto quando le piogge colpiscono contemporaneamente l'area appenninica tirrena ed il territorio cosentino ed entrambe i corsi d'acqua si ingrossano convergendo tutte le loro acque in quel punto. 

Gli argini, messi in sicurezza con una massicciata a seguito dell'esondazione del 28 novembre 2018 (lavori provvisori non definitivi), al momento stanno reggendo alla vigorosa spinta dell'acqua. Il problema vero, però, emerso nelle ultime ore, è rappresentato dalle tane degli istrici (nel riquadro in foto): veri e propri cunicoli dal diametro di circa 50 centimetri che attraversano trasversalmente l'argine del fiume da un capo all'altro.

Quei cunicoli costruiti dai roditori che vivono in quell'area, al momento, rappresentano la preoccupazione maggiore perché sono inondati d'acqua e potrebbero aprire uno squarcio all'interno della paratia di contenimento

Tra l'altro, le previsioni meteo delle prossime ore non sono incoraggianti. Sono previste ancora piogge abbondanti su tutto il nord della Calabria almeno fino a mercoledì mattina. Insomma, allerta massima, con i cittadini di quell'area che ancora non riescono a riprendersi dallo shock di quell'esondazione del Crati che due anni fa portò via, in una sola notte, i sacrifici di una vita.   

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.