Trasporti: a Natale prezzi da capogiro ma dopo Santo Stefano si viaggia a 5 euro
Continua il nostro viaggio sui prezzi per tornare a casa nella festività. Si passa da 236 e 5 euro nel giro di pochi giorni
Come diceva il buon Mario Brega in Bianco, Rosso e Verdone “’sta mano pò esse fero o po’ esse piuma”. Parafrasando la celebre battuta del compianto attore e istituzione romana, alle nostre latitudini possiamo sostituire la parola mano con biglietto o viaggio.
Sì, perché uno dei metodi più infallibili del mondo Smart che ci siamo costruiti è che – quest’ultimo- va sempre dove c’è bisogno, si presenta e si diverte di gusto. Ieri abbiamo iniziato una mini-inchiesta sui costi - a volte proibitivi - dei biglietti per tornare a casa per i lavoratori e studenti fuori sede.
Spulciando tra i vari siti, ci siamo imbattuti nel motore di ricerca di Ryanair e qui abbiamo trovato una sorpresa. Il Bergamo-Crotone (ma non solo) il 18 dicembre costa 236 euro, domenica 27 4.99, neanche il prezzo di un pacchetto di sigarette di quart’ordine. Da Bologna, invece, sempre nello stesso lasso temporaneo, da 163 a 9.99.
Si sa, per la compagnia aerea battente bandiera irlandese, la logica che decide il prezzo è una politica aziendale finalizzata alla massimizzazione del profitto e all' "educazione" del cliente, quindi è conscia che in questo modo venderà biglietti in giorni in cui “normalmente” non vola nessuno. Nel libero mercato una scelta sacrosanta.
Dunque, per chi volesse, tornare dai familiari a quel prezzo renderebbe gli avanzi del cenone o, meglio ancora, del pranzo di Natale, un boccone ugualmente prelibato. Diverso il discorso sulla tombola, morto o sette e mezzo non si perderebbero nulla dato che il Covid ha bruciato sul nascere i sogni di gloria degli organizzatori di bische clandestine e il raffinato umorismo di chi, da 20 anni, si ostina ad urlare “ambo” al primo numero estratto.
Ci sarebbe da sorriderci su e dire “ma che sarà mai?”, ma poi ci si ricorda di essere una regione dimenticata dal tempo e isolata nello spazio. Dove anche un biglietto per tornare a casa viene rilasciato come un pegno o un favore. Una Calabria, la nostra, abituata da sempre a servizi e trattamenti da low cost.