Molinaro (Lega): «Il Governo deve modificare il Recovery Fund per dare al Sud quanto gli spetta»
Entra nel vivo la battaglia del sud per vedersi riconosciuti maggiori fondi per la ricostruzione dopo la pandemia
CATANZARO - Dopo il recente accordo tra i 27 paesi dell'Unione Europea sul Recovery Fund New Generation, diventa ancora più urgente che l'Italia metta a punto il proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A ricordarlo è il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro che rimarco quanto la bozza del Piano predisposta dal Governo Conte, in assoluta autonomia, senza alcun consultazione, né in sede parlamentare, né con i presidenti delle Regioni, sia assolutamente inadeguata rispetto alle ingenti risorse messe a disposizione dall'Unione Europea. «Secondo le stime più recenti, all'Italia arriveranno circa 196 miliardi di euro, di cui 131 a prestito e 65 a titolo di sovvenzione. Dall'utilizzo efficace di queste risorse dipende la capacità dell'Italia di superare la crisi generata dall'emergenza Covid 19. Una crisi che si è innestata in una situazione già difficile, in particolare per il Sud».
Perciò, ricorda l’esponente del Carroccio, c'è bisogno di una grande capacità di immaginare e progettare il futuro del nostro Paese, con il primario obiettivo di colmare i divari tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Obiettivo che non trova risposta nel Piano predisposto da Conte.
«Non è questo il tempo di alimentare contrasti o contrapposizioni tra le diverse regioni. Ma occorre prendere consapevolezza che l'Italia può risollevarsi e riprendere a correre, solo se il Sud è messo nelle condizioni di contribuire, con tutte le proprie potenzialità, allo sviluppo economico del Paese. Innanzitutto con la drastica riduzione del tasso di disoccupazione. Se non si consente al Sud di avviare un processo di sviluppo,l'Italia non può farcela ad uscire dalla crisi, aggravata dall'emergenza Covid. E per ottenere questo risultato è necessario destinare al Sud risorse adeguate».
Infine l’appello: «Chiedere maggiori risorse per il Sud non è dunque una questione di campanilismo ma semplicemente di equità. La bozza di Recovery Fund del Governo-Conte va profondamente rivista per ristabilire le corrette priorità e dare il peso adeguato che spetta al Sud. Su questi temi la Calabria deve dare battaglia al Governo-Conte».