2 ore fa:L'Associazione Amici del Liceo Classico di San Nilo presenta "La Discepola"
7 ore fa:La città corre tra sport, turismo e comunità: grande successo per la “Co.Ro. Half Marathon”
8 ore fa:Food Express del Made in Italy, Abate: «Soddisfazione per un progetto che promuove il territorio»
1 ora fa:Colpo Cassano. Il Corigliano esce sconfitto in casa
6 ore fa:Altomonte celebra la musica: in mostra la Collezione di Strumenti Musicali d’Epoca di Reginaldo Capparelli
5 ore fa:“Insieme per la città”, a Co-Ro cittadini uniti per rilanciare i centri storici e far crescere il territorio
4 ore fa:Il Codex conquista Londra: la Calabria celebra il decennale Unesco al WTM 2025
9 ore fa:L’Accademia Musicale Gustav Mahler inaugura l’anno accademico con un evento dedicato alla cultura della musica
10 ore fa:Regionali, riunione post voto del Pd di Co-Ro per «capire, ripartire e crescere»
3 ore fa:Derby interrotto dal maltempo: Castrovillari avanti 1-0 sulla Rossanese

Frana a Cassano: come il Georadar può monitorare la grotta della Rena e prevedere altri smottamenti

1 minuti di lettura

CASSANO JONIO - Continua la preoccupazione a Cassano Jonio dove nella giornata di ieri un grande masso della Grotta della Rena si è staccato causando una frana della roccia. E’ stato necessario l’intervento dei pompieri che hanno dovuto evacuare ben dieci famiglie dalle abitazioni adiacenti al costone.

Il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco si avvale di uno strumento, utilizzato appositamente per monitorare frane ed edifici: si chiama Georadar e si trova solo nella direzione regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio e della Puglia. Per utilizzarlo è necessario personale specializzato ed abilitato di cui proprio nel Comando di Cosenza vi è un esperto, convocato in casi come il crollo del viadotto a Savona e a Pomarico, in provincia di Matera, circostanze in cui è stato necessario il coinvolgimento del Georadar, utilizzato pure nel crollo del ponte Morandi a Genova.

Anche nel caso di Cassano lo strumento in questione sarebbe opportuno per la salvaguardia della popolazione e degli operatori stessi. L’ausilio del Georadar è in grado di prevedere ulteriori smottamenti e salvare la vita a chiunque si trovi nei paraggi; fondamentale nei sempre più frequenti casi di dissesto idrogeologico.

Molto probabilmente, la causa del crollo della roccia potrebbe essere l’infiltrazione dell’acqua. E’ possibile che la parte alta della rupe abbia delle fessurazioni, forse causate dalle radici della vegetazione soprastante da cui l’acqua è entrata o causate dalle piogge stesse che, negli anni, hanno sgretolato la roccia provocando un’inevitabile crollo dato il considerevole peso della massa rocciosa.

I vigili del fuoco potrebbero dover ritornare sul posto per recuperare, all’interno delle abitazioni, i beni delle famiglie allontanate per precauzione. Anche in questo caso l’utilizzo del Georadar consentirebbe un intervento tutelato per i soccorritori, che opererebbero in sicurezza ed eviterebbero il verificarsi di una delle tante tragedie annunciate.

Paola Chiodi
Autore: Paola Chiodi

Curiosa, solare e precisa. Laureata in Comunicazione e Dams all'Università della Calabria, ha perfezionato gli studi con un Master in Giornalismo e Comunicazione insieme alle più grandi firme del panorama nazionale. Dal copywriting e la comunicazione per il web è entrata da subito nel mondo del giornalismo televisivo, come inviata e conduttrice di format, speciali e servizi. Si occupa di eventi culturali, per i quali è responsabile dell'ufficio stampa e cura la comunicazione istituzionale di associazioni e confederazioni nazionali. La sua più grande passione è l’arte, ma adora anche il vintage e il teatro (dalla commedia all’opera).