Emergenza Covid, a Cosenza l'ospedale da campo è pronto ma ancora non funziona
Alla base dei ritardi la lentezza della burocrazia. Non si riescono a sbloccare alcune autorizzazioni. Intanto ci sono 5 pazienti covid in attesa di ricovero mentre ci sono ospedali che rimangono chiusi

A Cosenza l'ospedale da campo, messo in piedi in poco meno di una settimana nell'area di Vaglio Lise, grazie alla perizia dei militari dell'Esercito Italiano, rimane chiuso. E questo perché a quanto pare mancherebbero alcune autorizzazioni da parte della burocrazia sanitaria per farlo partire. Al momento sarebbe garantito solo il servizio di laboratorio per il processamento dei tamponi molecolari.
Questa è la notizia data pochi minuti fa in diretta a L'Aria che Tira, il talk di approfondimento politico ed economico di La7, che proprio in queste ore sta realizzando un servizio sull'ospedale di Cariati.
Non solo, in questo momento ci sarebbero 5 persone in attesa di essere ricoverate e c'è difficoltà a reperire posti letto in provincia di Cosenza, atteso che tutti i posti degenza Covid realizzati all'interno degli ospedali dsono praticamente saturi.
Insomma, una struttura mobile e temporanea costata 1 milione di euro e che sarebbe dovuta servire a tamponare subito l'emergenza in atto, rimane ferma per colpa della burocrazia. La stessa che ha scelto e deciso, almeno fino ad oggi, di mantenere chiusi i tanti presidi ospedalieri sparsi sul territorio che sarebbero già pronti ad accogliere più comodamente e dignitosamente i malati Covid.
Un esempio su tutti è, appunto, l'ospedale di Cariati, dove addirittura nella struttura è persino attivo l'impianto di riscaldamento che al momento, però, riscalda solo i muri della struttura. E insieme a Cariati ci sarebbero Trebisacce, Praia a Mare e San Marco Argentano, oltre agli ospedali di montagna. Tutti presidi, ricordiamo, pronti all'uso: con letti, impianto di ossigenazione e persino il riscaldamento