3 ore fa:Schiavonea, 600 kg di rifiuti raccolti in poche ore: i volontari trasformano una domenica qualunque in un gesto civile
4 ore fa:Cariati trasforma la Giornata contro la violenza sulle donne in un laboratorio civile di coscienza collettiva
5 ore fa:Il caso Ahmad Salem, il comitato Free Palestine per Gaza ricostruisce la storia del 24enne
51 minuti fa:Castrovillari, associazioni in campo: acquistati i microfiltri per garantire le analisi oncologiche
1 ora fa:Filippo Demma selezionato per la XXIII edizione del Premio Nazionale “Umberto Zanotti Bianco”
2 ore fa:Sentenza strage rumeni, Broccolo: «Una vergogna. La vita di chi lavora non conta nulla»
16 ore fa:Sette su sette: la Sprovieri Corigliano Volley vola ancora. Travolto il Letojanni 3-0
3 ore fa:Albergo Diffuso, un progetto per valorizzare i centri storici: incontro pubblico a Co-Ro
21 minuti fa:Corigliano-Rossano: centrato un terno al Lotto da 21mila euro
1 ora fa:Peppe Voltarelli torna ad esibirsi al Parco della Musica di Roma

Calabria Zona Arancione anche senza commissari

1 minuti di lettura

COSENZA - L’avete notato anche voi? Riepilogando: il 6 novembre, nel bel pieno di una seconda ondata, di vergogna, piuttosto che di coronavirus, la Calabria, a causa dell’inerzia di un commissario, Saverio Cotticelli, in preda ad uno smarrimento esistenziale, entra in zona rossa. Rosso sangue, non per i contagi, ma per incapacità e insufficienza di posti letto.

Non è bastata la nomina di Giuseppe Zuccatelli, arrivata il 7 novembre, contemporaneamente alle dimissioni del suo predecessore, a rimediare la figuraccia anzi, con le sue strane teorie su una probabile relazione tra virus ed effusioni amorose, ha rincarato la dose. A nulla è valsa anche la designazione di Eugenio Gaudio arrivato quasi ai ferri corti… con la moglie, si fa per dire.

Dopo una impasse senza precedenti, finalmente, il 27 novembre, a guidare la sanità calabrese arriva, come l’acqua sul fuoco, la nomina di Guido Longo, uomo delle istituzioni che vuole «dare qualcosa di concreto al popolo calabrese» e mettersi subito al lavoro, «perché - dice - la legalità si fa con gli atti e non con le parole».

Ma c’è un ma. Neanche il tempo di insediarsi il nuovo commissario che la Calabria a distanza di appena due giorni, conquista la tanto agognata zona arancione. Ma come? Non eravamo “irrecuperabili”?

Insomma dal 6 di novembre al 27 dello stesso mese, e dunque per ben 21 giorni, la Calabria è rimasta fondamentalmente orfana di una guida alla sanità regionale, ma, nonostante questo, a quanto pare e a quanto dicono i dati, la Calabria e i calabresi ce l’hanno fatta anche da soli alla faccia di chi ci dava ormai per spacciati, ignavi e meritevoli del limbo dantesco.

Un plauso, dunque ai calabresi che, sbeffeggiati ancora una volta, hanno rialzato la testa e con disciplina hanno stravolto le carte.

Francesca Russo
Autore: Francesca Russo

Ottimista, determinata e coerente. Consegue la laurea in Management e Finanza d’Impresa con master in Marketing Management che è la sua seconda passione dopo la tv. Conduttrice televisiva, si occupa di comunicazione da 10 anni. Ha condotto programmi di successo su alcune emittenti calabresi attualmente impegnata nella conduzione del programma nautico THE BOAT SHOW, in onda su Sky Sport, alla scoperta delle barche e le località rivierasche più belle del mondo. Dal 2018 scrive per l’Eco dello Jonio e si occupa di attualità e lifestyle. È appassionata di tv, giornalismo, fotografia e viaggi.