Come trascorrere la pasquetta in modo sano e salutare? Semplice, nei meandri della Sila greca in compagnia di una delle guide naturalistiche ufficiali del Parco nazionale della Sila, il longobucchese Mimmo Flotta. Il quale ieri "ci ha portato" a scoprire quella che viene chiamata in dialetto "A vurga nivura". Scoprire in modo virtuale, visto che poi documenta il tutto con tanto di video e foto interessanti sul suo profilo facebook. Mimmo Flotta è una vera guida della Sila. Uno di quelli che non appena ha un attimo di tempo, s'infila gli scarponi da trekking, zainetto in spalla, l'immancabile mascotte Oscar accanto (il suo cagnolino) e parte. Magari in compagnia, ma spesso va anche da solo. Ieri a pasquetta, quindi, è stato a tracciare il sentiero per giungere a quella che in dialetto longobucchese viene chiamata "Vurga Nivura".
LE LEGGENDA DEL "CESARAZZU" NELLA VURGA NIVURA
"A poche ore di cammino - scrive Mimmo Flotta - salendo dall'antico sentiero mulattiero che parte dalla località "Carpiniaddu" per la Croce Inerà, si raggiunge il torrente Coserie. Un importante corso d’acqua calabrese (Cuserie in dialetto locale) che dà il nome a tutta la vallata nella quale scorre. Nasce nel comune di Longobucco, dalle cime alte del Paleparto. Lambisce diversi altri paesini, tra cui la frazione Destro di Longobucco, Cropalati,
e qualche frazione di Rossano, per poi sfociare dopo diversi chilometri nel mare Jonio. Particolarmente indicato per fare torrentismo nei mesi caldi grazie alla sua morfologia, le sue caratteristiche gole e le piccole cascate, ma anche come percorso di itinerari escursionistici. Il torrente, regalando stupore e meraviglia, è avvolto completamente dalla natura nella serenità che solo certi luoghi sanno donare, tra paesaggi nascosti e melodie delle scroscianti cascate. Una di queste è denominata "Vurga Nivura" (Pozza Nera): è un’ampia vasca molto profonda con acqua dal colore particolarmente scuro. Nella fantasia popolare locale tante leggende sono state create su questo luogo. Una di queste narra che al suo interno vive un animale preistorico, un rettile di cinque metri detto “u cesarazzu", con testa rotonda e baffi lunghi". Questa è una delle tante escursioni di Mimmo Flotta. Amante della natura per passione, amante come pochi del nostro territorio. A lui il merito di farci scoprire sempre qualche angolo di paradiso nascosto della nostra Sila. Forse tante, troppe volte fuggiamo chissà dove per scoprire angoli di pace e di vera bellezza, quando invece non sappiamo che tutto questo l'abbiamo già. Ed è la nostra Sila greca. [gallery ids="65664,65665,65666,65667"]