Sono state celebrate anche a Corigliano-Rossano le
“cerimonie” di commemorazione del 4 novembre, in onore dei caduti della Grande Guerra. A cento anni dalla fine del primo grande conflitto mondiale la nuova città ha reso omaggio ai caduti con
due funzioni solenni, una a Corigliano e l’altra a Rossano. Entrambe nei centri storici. Riti coinvolgenti e commoventi che, come ogni anno, hanno visto in campo nell’organizzazione le
Pro Loco, l’
Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (Delegazione di Cosenza), l’
Ordine di Santa Maria di Betlemme e l’
Associazione Nazionale Carabinieri. Tutto organizzato nei minimi dettagli e - a dire il vero - come ormai consuetudine del cerimoniale, una manifestazione sublime, resa ancora più eccellente dalla
presenza dei maggiori rappresentati delle Forze dell’Ordine operanti sul territorio ionico e della Sibaritide. Solo una nota stonata, quella relativa al
degrado e allo stato di abbandono in cui versa l’area monumentale di Rossano.
Piazza della Vittoria, nello specifico, nel centro storico bizantino. Un’area che o
rmai da qualche anno versa nella più totale solitudine e desolazione dove l’altare solenne degli onori ai caduti di tutte le guerre è diventato un
parcheggio abusivo (e chi vi parcheggia dovrebbe solo vergognarsi), dove
non c’è più un’adeguata illuminazione, dove
non esiste manutenzione, dove chi passa
non si accorge più della sacralità del posto. È, questo, quello che lamentano i cittadini residenti nel quartiere Tirone – Cozzo Interzati, che spesso suppliscono le carenze del Comune e come e quando possono si prendono cura degli spazi adiacenti al Monumento. E le Istituzioni cittadine? Sembrano essere interessate ad altro in questo momento.
Un po’ meno al decoro di una città e di un centro storico che, al pari di quello di Corigliano, potrebbe vivere della sua bellezza antica.