Blitz di Occhiuto sui cantieri di Insiti: «Questo ospedale, modello di una nuova sanità»
Il governatore della Calabria nell'area in cui sta sorgendo il nuovo nosocomio della Sibaritide elogia il lavoro dei tecnici e annuncia: «Lavori completati entro dicembre 2023»

CORIGLIANO-ROSSANO - Era attesa da tempo e oggi la visita del presidente Occhiuto sui cantieri del nuovo ospedale della Sibariride si è concretizzata. Accompagnato dal gotha degli uffici tecnici regionali e dai rappresentanti istituzionali del territorio, il governatore ha battuto palmo palmo l'area dei lavori, stringendo le mani ai lavoratori.
Di fianco a lui il project manager della società concessionaria, Domenico Petrone, che a ogni passo tra il calcestruzzo, i ferri e i pilastri che si stanno innalzando in cantiere, ha spiegato, passo dopo passo, l'evolversi dei lavori.
È un Occhiuto soddisfatto con in volto l'espressione di chi sa, una volta realizzata l'opera, di aver compiuto una impresa titanica, nella quale nessuno più credeva a queste latitudini.
«Siamo a buon punto» ha detto il presidente Occhiuto rivolgendosi ai microfoni della stampa. E aggiungendo: «Entro dicembre 2023 siamo convinti di poter vedere l'opera ultimata per la successiva messa in esercizio».
La sanità calabrese, un malato che deve essere curato
Occhiuto entra nel dettaglio dell'opera che offrirà al territorio 276 nuovo posti letto.
«Sarà un ospedale all'avanguardia. Sono soddisfatto - ha aggiunto - per la qualità dei lavori e per il lavoro compiuto dalle strutture burocratiche della regione, che negli ultimi mesi hanno operato con grande impegno per dare impulso all'opera».
«Spero - ha rimarcato Occhiuto - che questo ospedale sarà il simbolo di una sanità che si può ricostruire, partendo dalle fondamenta in linea con il diritto alla cura e alla vita. Dove non è garantito questo diritto, quello non è un posto civile».
Poi sul personale. «Le altre regioni - ha detto il Governatore - chiedono al Governo di sfondare il tetto delle assunzioni. In Calabria noi potremmo assumere 2500 tra medici e infermieri. Non si sa perché manca la capacità amministrativa nelle aziende. La nostra regione non sempre è attrattiva per i medici. Dobbiamo lavorare per creare un sistema di incentivi per assumere medici a tempo indeterminato. Chiediamo al Governo di starci vicino».
Da qui un monito, nemmeno troppo velato alle Aziende sanitarie. «Se le aziende sanitarie non riescono a fare le assunzioni, allora vuol dire che le farà il Ministero del Lavoro attraverso strutture come Formez. I presidi sanitari - ha concluso - sono fondamentali, ma vanno riempiti di professionalità»