Graziano presenta la sua candidatura a sindaco di Corigliano Rossano, città da fondare su sette caratteristiche chiave
Una piece teatrale e la sua degna conclusione: Corigliano e Rossano stretti in un forte abbraccio. E' l'espressivo prologo della presentazione alla cittadinanza della candidatura a sindaco di Giuseppe Graziano. Un racconto esplicativo della nuova grande città, esaminato in una prospettiva ampia e concreta, tradotto anche nel linguaggio dei segni grazia all'interprete LIS Pina Palmieri. "Voglio essere il vostro sindaco - ha dichiarato Graziano emozionato -. Voglio essere il primo cittadino di una nuova cittadinanza per due identità vicine che dovranno lavorare sinergicamente per la costruzione di una realtà viva,
una città autorevole, una città connessa, sicura, razionale, accessibile, attrattiva e innovativa". Primo passo:
l’autorevolezza. «Da subito – ha detto Graziano - il sindaco di Corigliano-Rossano dovrà saper dialogare alla pari ed in modo deciso con tutti. Questa nuova e grande realtà deve assumere quella leadership demandatagli dal progetto di fusione, dettando i tempi dello sviluppo dell’intero bacino ionico-sibarita, riappropriandosi dei diritti che gli sono stati sottratti: Sanità e Giustizia, su tutti». Secondo passo:
la connessione. «Una città forte non può rimanere isolata dal resto del territorio e del Paese. I primi interventi dovranno essere mirati a rimodulare le politiche per la mobilità interna, mettendo in connessione le aree urbane comunali e le periferie. Contestualmente occorrerà lavorare con determinazione per ottenere l’ammodernamento delle grandi vie dei trasporti: dalla Statale 106 alla linea ferroviaria per finire a quella risorsa non sfruttata che è il Porto, che ci vedrà impegnati nel chiedere maggiori sforzi a Gioia Tauro e nell'aprirci ancora di più verso il porto di Taranto».
"SE VOGLIAMO ENTRARE NEI CIRCUITI INTERNAZIONALI DOVREMO AIUTARE GLI IMPRENDITORI LOCALI E NON ESSERE IL LORO OSTACOLO"
Terzo passo:
la sicurezza. «Partiamo dalla manutenzione ordinaria che dovrà essere quotidiana: basta con strade impraticabili, basta con disservizi assurdi, basta con un sistema idraulico che è diventato lo spettro di questo territorio. Avvieremo subito interventi urgenti e straordinari per mettere al sicuro la città. Fatto questo, bisognerà lavorare per rendere vivibili i centri e le periferie, recuperando e restituendo alla città tutti quegli spazi che oggi vivono uno stato di degrado e abbandono». Quarto passo:
la razionalità. «Siccome non parliamo del libro dei sogni ma di idee solide e realizzabili, partiremo da una razionalizzazione dei servizi: noi non toglieremo, ma aggiungeremo! E non lasceremo soli i cittadini perché il nuovo Comune sarà vicino a tutti con più delegazioni e una cittadella comunale che permetterà servizi unificati e pratiche più veloci». Quinto passo:
l’accessibilità. «Il Comune di Corigliano-Rossano dovrà essere davvero un palazzo di cristallo. Sogniamo una città in cui l'informazione sia accessibile a tutti e la comunicazione finalmente chiara, per essere trasparenti e moderni. Essere accessibili significa anche essere vivibili. Ai corissanesi così come ai turisti dobbiamo fornire gli strumenti per vivere la Città ed esserne orgogliosi di farlo. Partiremo subito, come accennato, dalla mobilità e metteremo mano anche alla cartellonistica, per renderci tutti figli di un’unica grande realtà urbana». Sesto passo:
l’attrattività. «Se vogliamo entrare nei circuiti economici internazionali dovremo avere il coraggio di aprire le porte agli investimenti esteri ma soprattutto dovremo aiutare gli imprenditori locali e non essere il loro ostacolo. Corigliano-Rossano vanta numerose e indiscusse eccellenze produttive che vanno sostenute e incentivate partendo da un piano di promozione e di marketing territoriale concreto, che torni a rendere quest’area appetibile e ricca di sviluppo, lavoro e speranza per le nuove generazioni». Settimo passo:
l’innovazione. «Tutti i nostri buoni propositi non valgono nulla se non li proiettiamo nel futuro e, quindi, in una Città moderna. Lo faremo collaborando con università e centri di ricerca per sostenere il territorio e le sue peculiarità o per la creazione di nuove startup.»
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