Via Manzoni a Rossano: è allarme sociale
Via Manzoni, centralissima allo Scalo, è diventata un caso. Anzi una vergogna! Sotto gli occhi di tutti. Ma soprattutto sotto il costante pericolo di diventare vittime di quanto vi si ripete da anni. Le denunce, private e pubbliche, si susseguono. Tutte accomunate dalla stessa rabbia: può essere consentito, in uno stato di diritto, che l’incolumità pubblica, il decoro e perfino l’igiene di un intero quartiere o dei passanti possano esser messi sistematicamente a serio rischio? Da qualche balcone di un palazzo che si affaccia su questa via, divenuta ormai teatro quotidiano in stile “I Miserabili”, si lancia di tutto: sassi, cibo, abiti e rifiuti piccoli e grandi di ogni tipo. Basta osare passeggiarvi in un qualsiasi momento della giornata per rendersi conto dello stato di assoluto degrado e di insostenibile impunità nel quale si verifica ciò che, qui solo per difetto, abbiamo provato a descrivere. Si è in presenza, certo, di un grave disagio familiare sul quale però non soltanto urge ma si deve intervenire con maniere forti. Senza dilazioni, senza ulteriori approfondimenti psicologici e soprattutto senza trucchi nei controlli! Del resto in quel palazzo, proprio per questa situazione incancrenitasi, restano ormai soltanto pochi coraggiosi e ostinati inquilini, tutte o quasi donne anziane e sole. Più volte sono intervenuti vigili del fuoco e forze dell’ordine per sedare principi di incendi e alterchi. I verbali di intervento dove sono andati a finire? Ed i servizi sociali comunali? Dovrà accadere l’irreparabile prima che si intervenga in modo risolutivo? Il sindaco è a conoscenza della situazione? L’ultima denuncia è di Vincenzo Sapia, sul suo seguitissimo profilo Facebook. Se anche il vicepresidente del Consiglio comunale Lorenzo Antonelli (che abita in questo stabile) – ha postato qualche giorno fa Sapia – ha segnalato il problema alle autorità competenti e non ha potuto risolvere quest’annoso problema che persiste da anni, allora ci chiediamo: cosa non funziona? Speriamo – ha concluso – che l’assessore all’ambiente Natalino Chiarello riuscirà a risolverlo. E l’assessore interpellato, sempre su Facebook, ha presto rimpallato ogni responsabilità chiamando in causa altri. Probabilmente legittimamente. Ma al cittadino chi diavolo deve dare risposte e soluzioni? Victor Hugo?
Magritte