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Turismo da record nel 2017. Ma dura solo due mesi

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Il “boom” del turismo in Calabria nel 2017, con un trend positivo che potrebbe consolidarsi anche quest’anno. È quanto emerge dal 15esimo Rapporto predisposto dalla Regione. Che segnala numeri mai riscontrati finora in Calabria. Al punto da far dire al governatore Mario Oliverio che "ci sono tutte le premesse per far mettere le ali al settore". Ali non solo metaforiche ma anche reali, se lo stesso Oliverio annuncia una rilevazione della Sacal secondo la quale nel primo trimestre del 2018 all’aeroporto di Lamezia Terme si sarebbe avuto un aumento addirittura del 49% di presenze straniere rispetto al corrispondente periodo dell’anno passato. Resta comunque ancora parecchio da fare e da migliorare. Soprattutto sul piano della stagionalità. Considerando – come si evince dalle pieghe del Rapporto – che la maggiore concentrazione di presenze continua a riscontrarsi nei mesi “balneari” di luglio e agosto.
LA DOMANDA TURISTICA
I dati contenuti nel Rapporto, elaborato anche sulla scorta di indagini dell’Istat, parlano di una domanda turistica in Calabria sempre più in crescita. "Il 2017 – si legge infatti nel report – – ha fatto segnare, per il movimento turistico regionale, il record di arrivi e di presenze, circa 1,8 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze. Il primato storico delle presenze si è riscontrato anche riguardo alla componente estera del movimento turistico: 317mila arrivi per circa 2 milioni di pernottamenti.
Si tratta di un incremento notevole, tenuto conto del fatto che, generalmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e si sedimentano diventano evidenti solo nel corso di più anni. Si è assistito, nell’ultimo decennio, a un andamento sfavorevole fino al 2014, con un picco negativo del -15 per cento circa rispetto al 2017, dal 2015 la tendenza si inverte innescando una sostanziale ripresa. Nel 2017 la quota delle presenze di stranieri rispetto al totale è del 22,4%, il 4,7% in più di peso rispetto al 2007".
TURISMO, I DATI TERRITORIALI
E ancora: "La provincia che occupa la posizione maggioritaria della domanda è quella di Cosenza, con il 38,3% degli arrivi e il 37% delle presenze. Rispetto alle aree territoriali, la quota più consistente del movimento turistico è occupata dal Tirreno, 48,9% degli arrivi e 51,6% delle presenze, seguono le località marine joniche (arrivi 33,4%, presenze 39,8) e infine le località montane con una quota marginale (arrivi 5,6%, presenze 2,7). In sostanza – è scritto ancora nel Rapporto – il 91,45 dei pernottamenti si registra in una località bagnata dal mare. Nel 2017 nel Tirreno si raggiungono livelli delle performance, per gli stranieri, mai raggiunte prima, con 220mila arrivi e 1,4444 milioni di presenze. Tali valori determinano il primato dell’anno 2017 anche relativamente al movimento complessivo (arrivi 879mila, presenze 4,659 milioni). Le province nelle quali è assolutamente preponderante il turismo “balneare” come Vibo Valentia e Crotone presentano una permanenza media più alta, rispettivamente 6,3 giorni e 6,5 giorni. Nel 2017, nel complesso delle strutture ricettive regionali rispetto all’anno precedente – si evidenzia poi nell’indagine – gli arrivi hanno registrato un aumento complessivo del 12,3%, gli arrivi stranieri dell’11,4% e i nazionali del 12,5%. Invece, le presenze complessive nell’ultimo anno aumentano del 6% con un’intensità inferiore a quella degli arrivi, situazione che si spiega con la diminuzione della durata media del soggiorno". Il report poi spiega come in Calabria "la stagionalità continua a essere tra le più elevate d’Italia. Con il massimo picco nei mesi di luglio e agosto. Meno accentuata per gli stranieri che da giugno a ottobre si distribuiscono in un arco temporale più ampio. Si ravvisano però nel 2017 segnali positivi rispetto all’anno precedente".
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.