di MARTINA FORCINITI A sentire i fan della bella stagione, l’estate sibarita vale un viaggio di sola andata. Che però, aggiungiamo noi, non fa affatto bene ai portafogli. Tradotto, la Piana è tanto attraente quanto costosa. A volte più cara della Capitale. Persino della magica (e non di certo economica) Parigi. E la nostra, si sa, è una terra dalle mille, smisurate contraddizioni. Così, se per cultura, scorci e sapori identitari non teme confronti, in termini di rapporto qualità-prezzo farebbe bene a non lasciarsi prendere troppo la mano. Ricettività e web: basta un clic, infatti, per iniziare quel tour del turismo virtuale che fa tappa in migliaia di Hotel, appartamenti e Bed & Breakfast in tutto il mondo. E, manco a dirlo, quello spirito d’accoglienza jonico da sempre sinonimo di qualità a suon di strette di mano, si paga. E profumatamente. Ce lo dice
Booking.it, sito internet che fa capo alla compagnia leader nel mondo nel settore delle prenotazioni online. In pratica, la Bibbia del viaggiatore costruita su misura per chi cerca il piacere della fuga al giusto prezzo. Ma dove andrà la Sibaritide in futuro se una sistemazione in riva allo Jonio, per quanto meravigliosa e suggestiva, costa più di un alloggio ai piedi del Colosseo?
BASSO JONIO. Prenotazioni a rilento. Gli alberghi non si riempiono. Sarà forse perché fra le mura fortificate dei nostri borghi
una notte al chiaro di luna calabra costa fino a 59 euro? Poco male. Se non fosse che per un weekend ferragostano di cultura e movida romana bisognerebbe sganciare al massimo qualche euro in più. Sessantuno, per la precisione. Che poi, se si è bravi ad adattarsi,
pernottare in una tripla a due passi da Piazza San Pietro è possibile sborsando 25 euro a notte. Per lo Jonio, niente premio competitività.
ALTO JONIO. Il profumo dei fiori d’arancio e il verde degli ulivi sono i nostri ambasciatori di tipicità. Ma non giustificano certo allarmi da caro-prezzi. In questa parte di Calabria, l’aria tersa dei comuni abbarbicati sulle colline in alta stagione
si paga fino a 100 euro a notte. A parità di condizioni, nella capitale dell’amore ce la si cava con poco più della metà. In un Hotel a tre stelle, con centro business, sauna gratuita e vista su Montmartre. Anche per chi ama la Calabria, quello di Parigi è un guanto di sfida difficile da raccogliere.
AREA URBANA. Prezzi alti, quasi il doppio della norma. Tra Rossano e Corigliano si combatte in una lotta al rialzo. Che, però, Corigliano vince a mani basse.
Pernottare in una struttura ausonica può svuotare il borsello del turista anche di 110 euro a notte. È un caso limite, certo. Incredibile ma vero, parola di Booking.
Niente a che vedere con i costi del turismo di Matera Capitale europea della Cultura, quello che per intenderci passerà dalla nicchia alla massa nel giro di qualche anno. E che permette al viaggiatore di
affacciarsi sui sassi a soli 55 euro a notte. E nella Città del Codex?
Con 60 euro il pernottamento è garantito. Neanche troppo, in verità. Ma neppure troppo poco, se pagando la metà ci si può risvegliare fra le lenzuola di Città del Vaticano.
Se da una parte la fotografia del web ci restituisce questi numeri, e dall’altra la crisi internazionale riduce la capacità di spesa del turista medio, la vera variabile locale su cui riflettere, al netto di tutte le altre valutazioni, sembra piuttosto chiara: il prezzo.