ROSSANO – Recarsi a Castrovillari, non è una passeggiata di salute nemmeno per i professionisti della giustizia, gli avvocati. Non per i chilometri percorsi, certo, ma per i disservizi che si vivono quotidianamente. Il presidente della Camera Penale, avvocato Giovanni Zagarese, si richiama alla lunga vertenza portata avanti dalla categoria e non solo, volta ad ottenere il mantenimento del presidio di giustizia a Rossano. I disagi sono intuibili e rappresentano un elemento di ritardo per la stessa somministrazione della giustizia. Più che per i legali, i problemi sono dell’utenza in quanto sia i testimoni, come gli attori e i convenuti, sono costretti a sobbarcarsi oneri economici oltre che sacrifici legati ad una logistica inesistente. La stessa commissione per la valutazione delle criticità ha preso atto della mancanza del minimo collegamento, viario, ferroviario, ecc. “La riforma della geografia giudiziaria – ha spiegato l’avvocato Vincenzo Renzo – è assolutamente inidonea e inefficace. In realtà si sono perse aule di giustizia e sedi, ma gli sprechi continuano, anzi, per certi versi, sono aumentati. Il caos vige ovunque”. Per gli avvocati, a detta di Renzo, “l’accorpamento al Tribunale di Castrovillari è fuori da ogni criterio di logica. Le cause spesso sono rinviate perché non si trovano fascicoli e nelle cancellerie domina il disordine, faldoni ammassati ovunque che non trovano ancora la giusta collocazione. Per non parlare della mancanza di parcheggio, così come manca una fotocopiatrice”. Una delle conseguenze è l’aumento dei costi di gestione, per tutti. “E’ vero, sono aumentati a dismisura e questo, ovviamente, non potrà che ricadere sull’utente. Ecco perché – chiosa l’avvocato Vincenzo Renzo – questa riforma non è un malessere solo dell’avvocatura , ma soprattutto dell’utenza”. l. l.