di MARTINA FORCINITI e SAMANTHA TARANTINO "Noi siamo ciò che mangiamo": è stato, questo, il leit motiv che ieri ha accompagnato tutte le declinazioni della giornata dell'accoglienza alla
Borsa del Turismo di Trebisacce. Così, durante la conferenza di presentazione di Slow Medicine, con la dott.ssa
Mariangela De Vita sul
Festival della Dieta Mediterranea, e della piattaforma
Slow Tourist, l'equilibrio tra dieta e stile di vita ha condotto il dibattito lungo quell'importante direttrice per cui con l'alimentazione propria della nostra terra, possiamo tutelare non solo l'ambiente ma la nostra stessa salute. "Bisogna riappropriarsi degli di stili di vita propri dell'habitat mediterraneo - ha dichiarato la dott.ssa De Vita -. Ci siamo allontanati dalla nostra natura e dalla stagionalità per occidentalizzarci e omologarci all'industria alimentare, quando la dieta mediterranea è l'unica a poter garantire longevità e salute". Ed è proprio partendo da questa consapevolezza che la Pro Loco di
Montegiordano ha sviluppato l'idea di un "Festival della dieta mediterranea" che si terrà il 20 e 21 giugno. "Tra momenti di allegria e condivisione - ha spiegato la dott.ssa
Carmela Maradei, presidente della Pro Loco - veicoleremo quelle piccole ma importantissime pratiche che permettono di mantenere il giusto e sereno equilibrio tra ciò che mangiamo e i nostri stili di vita. Senza trascurare l'obiettivo di creare l'opportunità per i turisti di venire a trascorrere piacevoli giornate a Montegiordano, e l'occasione di far girare l'economia per chi ha a disposizione strutture alberghiere". Cibo buono e sano, ma non solo. Perché a chi viaggia bisogna dare la possibilità di sapere cosa vedere e fare in una località turistica che sia collaterale ad alberghi e ristoranti. Proprio per questo nasce Slow Tourism, associazione nazionale che si occupa della promozione dei territori raccontandoli dall'interno. "Il nostro obiettivo primario - ha sottolineato
Luciano Lauteri, presidente di Slow Tourism - è allungare la visita media del turista di un giorno in più, dandogli l'opportunità di fermarsi e spendere sul territorio. Raddoppiando il fatturato e portando ricchezza. Per questo noi entriamo nel territorio creando organizzazioni ma soprattutto coinvolgendo le strutture turistiche e aumentandone l'efficacia nell'essere accoglienti e ospitali. Quindi non solo strette di mano, sorrisi e buon cibo, ma anche conoscenza del territorio, saper dare informazioni e soddisfare le richieste del viaggiatore. Sono questi piccoli parametri che però fanno la differenza.