Ieri alla Camera approvato il Milleproroghe che contiene un odg volto a tutelare la forza lavoro del comparto giustizia
Nel decreto Milleproroghe, approvato ieri alla Camera, c’è anche un ordine del giorno di cui si sono rese promotrici le deputate del Movimento 5 stelle Elisabetta Barbuto, Carmela Grippa ed Elisa Scutellà, con il quale il Governo si è formalmente impegnato a valorizzare le esperienze, competenze e professionalità acquisite dai Tirocinanti della giustizia, nazionali e regionali. Come? Valutando l’opportunità di provvedere al loro reclutamento, non solo con le modalità e nei tempi già previsti nel decreto sicurezza bis, ma anche nell’ambito di future assunzioni negli organici giudiziari, tramite procedura nazionale selettiva che preveda una riserva di posti per ausiliari e operatori giudiziari. «Questo ordine del giorno – scrivono le tre parlamentari Barbuto, Grippa e Scutellà - si innesta sulla modifica - approvata con un emendamento in sede di esame in Commissione nei giorni scorsi - dell’articolo 8 del decreto legge 14 giugno 2019 n° 53, il cosiddetto decreto sicurezza bis, convertito in legge 8 agosto 2019 n° 77. Modifica con la quale il Ministero della Giustizia è stato autorizzato, per il biennio 2019-2020 e nell’ambito del previsto programma di interventi finalizzato ad eliminare l’arretrato dei nostri Tribunali in materia di esecuzione delle sentenze penali di condanna, oltre ad assicurare la piena efficacia dell’attività di prevenzione e repressione dei reati, ad assumere, entro il 31 dicembre 2020, fino ad un massimo di 1.095 , anziché 800, unità di personale amministrativo non dirigenziale anche in sovrannumero rispetto all’attuale dotazione organica e alle assunzioni già programmate». Buone notizie, insomma per tutto quel mondo del precariato che gravita attorno all’apparato della giustizia dacché «l’impegno assunto dal Governo con questo ordine del giorno assume una importanza rilevante perché dimostra la precisa intenzione di voler dare il giusto valore alla formazione ed all’attività svolta dai tirocinanti della giustizia, non solo nelle procedure assunzionali che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2020, ma anche nell’alveo delle future procedure assunzionali negli organici giudiziari». «Finalmente - concludono le portavoce del movimento in Parlamento - un passo importante che va nella direzione di un giusto riconoscimento nei confronti di tutti coloro che in questi anni, oltre a maturare esperienza e competenze, hanno dato un valido contributo per sopperire efficacemente alla carenza cronica di personale negli uffici giudiziari. Una continua emergenza, questa, di cui è consapevole chiunque frequenti i Tribunali, non degna di un paese civile e che deve essere assolutamente scongiurata per consentire un efficiente funzionamento del sistema Giustizia»