Un Presepe “asSai speciale”: quando l’inclusione diventa tradizione
A Civita un progetto comunitario trasforma un’aiuola in piazza in un simbolo di accoglienza, collaborazione e condivisione grazie ai beneficiari del Sai, agli operatori e ai volontari dell’Istituto per la Famiglia
CIVITA - Tutti, almeno una volta nella vita e soprattutto da bambini, sono stati catturati dalla magia di costruire un presepe. A Civita, quella stessa magia ha preso forma in un’opera collettiva: il “Presepe asSai… speciale”, realizzato all’interno dell’aiuola della piazza, frutto di un progetto ambizioso, impegnativo, ma soprattutto emozionante e profondamente inclusivo.
L’iniziativa ha coinvolto i beneficiari e l’intera équipe del Centro di Accoglienza del Sai di Civita, insieme ai volontari dell’associazione Istituto per la Famiglia. Un lavoro di squadra che ha unito competenze, creatività e sensibilità diverse, dando vita non soltanto a una rappresentazione natalizia, ma a un vero e proprio laboratorio di integrazione.
«Il Centro di Accoglienza in cui crediamo vive e si nutre anche di queste “piccole”, ma significative e indelebili emozioni» sottolinea il direttore del centro, dott. Antonluca De Salvo. «È un momento di crescita e di condivisione, con una ricaduta positiva frutto del prezioso contributo di ciascuno».
Il presepe diventa così un simbolo di come il senso di comunità possa nascere da gesti semplici, condivisi e sentiti. Un’esperienza che, come auspicato dagli operatori, i beneficiari porteranno nel cuore per molti anni, a testimonianza di un percorso di accoglienza che non è solo assistenza, ma anche partecipazione e relazione.
Tutto ciò è stato possibile grazie a un’intensa collaborazione tra associazioni, volontari e amministrazione comunale: una dimostrazione concreta di quanto il lavoro di squadra possa generare bellezza, integrazione e nuove tradizioni.