Bosco denuncia «l'uso clientelare della macchina Comunale. Disparità di trattamento tra i cittadini»
Il consigliere comunale attacca: «Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Spero vivamente che questo abbia fine al più presto. I cittadini di Corigliano-Rossano hanno tutti gli stessi diritti»
CORIGLIANO-ROSSANO - Pubblichiamo di seguito la nota stampa del Consigliere comunale di Corigliano-Rossano, Giancarlo Bosco del Movimento del Territorio che «denuncia l'uso clientelare della macchina Comunale».
«Tantissimi cittadini segnalano da anni e anni vari disservizi (manto stradale inesistente, strade dissestate, ecc.) ma restano inascoltati, costretti a raccolte firme e petizioni sperando in qualche esito; come i residenti di Contrada Ficuzza, Via Alcide De Gasperi, Contrada Forello, Via Gioacchino Da Fiore, Rione Penta, insieme a tanti altri nostri concittadini di varie zone di Corigliano-Rossano, di cui io spesso mi sono fatto portavoce, inascoltato a mia volta! Si tratta di concittadini che vedono negati i loro sacrosanti diritti e il rispetto a loro dovuto. Concittadini che vengono mortificati e ignorati».
«Se da un lato pare esserci dell'immobilismo, dall'altro si realizzano interventi celeri per problematiche eguali alle loro in altre aree Cittadine, con tanto di Selfie, pubblicità e ringraziamenti a Consiglieri di maggioranza, a cui tutto è permesso. I Cittadini non dovrebbero avere gli stessi diritti? Chi permette e tollera questa disparità di trattamento? La macchina comunale è diventata una proprietà privata? I dirigenti rispondono solo a questi soggetti? Se sì, perché?».
«I diritti dei cittadini - accusa il consigliere - vengono tenuti in considerazione solo se si rivolgono al politico di turno, assoggettandosi a lui, e mettendosi di fatto in una situazione di debito con lui? Cittadini che a tempo debito, di sicuro non potranno esprimere un voto libero da condizionamenti. Tutto ciò è mortificante per la dignità umana. E il messaggio che si dà e che per essere ascoltati bisogna stare con il cappello in mano. E chi dovrebbe vigilare, tollera tutto questo».
«Parole con grandi significati, come: pari opportunità, giustizia sociale, eguaglianza, diritti eguali per ognuno, devono essere messe in atto, e non usate solo per riempirsi la bocca. Inutile precisare che quello che asserisco è documentabile e dimostrabile. Spero vivamente che queste disparità di trattamento abbiano fine al più presto. E ribadisco che i cittadini di Corigliano-Rossano hanno tutti gli stessi diritti. E che non possono esistere cittadini di serie A e di serie B» conclude.