Saracena, Bibenda 2026 premia due passiti. Russo: «Ripartiamo da qui per promuovere questa eccellenza»
La città del Moscato-Passito celebra un nuovo traguardo. Due etichette ottengono i prestigiosi 5 Grappoli. Un riconoscimento che rilancia il progetto di promozione del prodotto e apre la strada a un’edizione nuova del Saracena Wine Festival
SARACENA – La prestigiosa guida Bibenda 2026, pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier (FIS), premia due etichette prodotte a Saracena, confermando la vocazione vitivinicola di uno dei territori più identitari della Calabria. Un risultato che, secondo l’Amministrazione comunale, rafforza la scelta di dedicare il 2026 alla grande valorizzazione del Moscato-Passito al Governo di Saracena, tra i Marcatori Identitari Distintivi della Calabria Straordinaria.
A comunicarlo è il Sindaco Renzo Russo, insieme all’assessore comunale all’agricoltura Angela Lucia Pugliese, esprimendo soddisfazione per il risultato che vede due vini prodotti nel territorio di Saracena tra i migliori d’Italia, insigniti dei prestigiosi Cinque Grappoli.
Il riconoscimento ottenuto dalle aziende Cantine Viola per il Passito Luigi Viola Saracena 1999 e da Masseria Falvo 1727 per il Moscato passito Milirosu 2023 conferma la vocazione distintiva del territorio. «Una vocazione che – sottolinea l’Assessore all’Agricoltura – non riguarda solo la produzione, ma un modo di interpretare il paesaggio, la storia contadina, la tradizione del Paese del Moscato-Passito come elemento culturale e comunitario.»
«Il risultato di oggi – prosegue il Primo cittadino – dà forza al percorso che stiamo costruendo per il prossimo anno per una edizione rinnovata e ampliata del Saracena Wine Festival, che nel 2024 ha celebrato i primi 20 anni del Presidio Slow Food dedicato al Moscato, e la partecipazione ai principali eventi nazionali. Un cammino che il Comune sta portando avanti in piena sinergia con l’assessorato regionale all’Agricoltura guidato da Gianluca Gallo e con ARSAC, partner essenziali nella programmazione e nell’attività di promozione territoriale».
«Dietro ogni riconoscimento – ricorda il Sindaco – ci sono secoli di esperienze e tradizioni tramandate, famiglie, vigneti, colline, un modo di lavorare che unisce pazienza, competenza e amore per la propria terra. Bibenda 2026 – conclude Russo – non premia solo due etichette, ma l’identità di un territorio che sa raccontarsi, che resta fedele alle sue radici e che vuole continuare a crescere attraverso le sue produzioni di qualità».