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Il ritorno a Longobucco: la storia di Bina Palopoli tra restanza, identità e rinascita

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LONGOBUCCO – In Calabria, i giovani vivono spesso sospesi tra il desiderio di restare e la necessità di partire. L’antropologo Vito Teti parla di “restanza”, ma per molti andare via non è una fuga: è una scelta. Una scelta che può portare, un giorno, anche a tornare. È il caso di Bina Palopoli, che dopo aver trascorso vent’anni tra Europa e Asia ha deciso di rientrare nel suo paese d’origine, Longobucco, nel cuore della Sila Greca. Un borgo in cui sopravvive ancora l’antica arte della tessitura a mano, con telai che da secoli producono copriletti e arazzi preziosi.

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Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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