«Acqua non conforme e cittadini non avvisati»: l’Opposizione interroga il Sindaco di Longobucco
Dopo aver acquisito gli atti dell’ASP relativi alle analisi di settembre, i consiglieri Celestino, Grillo, Forciniti, Perri e Caruso chiedono chiarimenti all’Amministrazione. Nel documento protocollato si parla di “rischio igienico-sanitario”
LONGOBUCCO – Una serie di segnalazioni dei cittadini, alcune analisi dell’Azienda sanitaria provinciale e una ricostruzione amministrativa che, secondo l’opposizione, merita approfondimenti ufficiali. È questo il quadro emerso dall’interrogazione protocollata questa mattina dai consiglieri comunali Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti, Antonio Perri e Salvatore Caruso, che hanno chiesto al Sindaco di Longobucco chiarimenti in merito alla gestione delle comunicazioni relative alla qualità dell’acqua potabile durante il mese di settembre.
Tutto parte dalle lamentele arrivate alla minoranza «tra la fine di agosto e l’inizio di settembre», riguardanti «odore, colore e sapore dell’acqua» in alcune abitazioni e attività del centro urbano. Da qui la richiesta di accesso agli atti del 22 settembre, attraverso la quale i consiglieri hanno ottenuto la documentazione dell’ASP di Cosenza sulle analisi condotte il 1° settembre alle fontane pubbliche.
Secondo quanto riportato nell’interrogazione, l’ASP avrebbe comunicato al Comune, con nota del 4 settembre, «la non conformità dell’acqua destinata ad uso potabile» per alcuni campioni, specificando il «superamento dei limiti previsti dal D.Lgs 18/2023» e invitando l’Ente «a informare con urgenza la popolazione» data la situazione di «rischio igienico-sanitario».
La minoranza sostiene però che «non siano state emesse ordinanze né comunicazioni ufficiali» ai cittadini dopo la ricezione della nota dell’Azienda sanitaria. Nel documento protocollato questa mattina, i consiglieri aggiungono che il Comune avrebbe risposto all’ASP solo il 19 settembre, comunicando di aver effettuato una disinfezione della rete – «presumibilmente mediante iper-clorazione» – l’8 settembre, anche in questo caso «senza avvisi pubblici alla cittadinanza».
Alla luce di quanto ricostruito, l’opposizione chiede al Sindaco di chiarire «per quali motivi non sia stata emessa alcuna ordinanza di non potabilità o limitazione dell’uso dell’acqua», «perché non siano state fornite comunicazioni ufficiali e tempestive alla popolazione», e quali «interventi concreti siano stati messi in campo» per assicurare la tutela della salute pubblica.
Nessuna accusa, ma una richiesta formale di spiegazioni, dunque. La vicenda, delicata per natura e per possibili ripercussioni, è ora in attesa della risposta dell’Amministrazione comunale. L’interrogazione è stata trasmessa anche al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP e al Prefetto di Cosenza, a cui i consiglieri hanno inviato la documentazione «per conoscenza».
Si attendono ora i chiarimenti del Sindaco, cui spetterà ricostruire ufficialmente i passaggi e rassicurare la cittadinanza sullo stato attuale della rete idrica.