Italia Viva attacca sul costo della mensa: «Comune alzi la soglia di esenzione, famiglie allo stremo»
Il partito di Renzi chiede al Comune di estendere la gratuità del servizio fino a 5.000 euro di ISEE: «Tariffe ormai insostenibili, servono misure urgenti per sostenere i ceti medio-bassi».
CASSANO JONIO - Il tema del costo della mensa scolastica torna al centro del dibattito politico locale. A sollevarlo è Italia Viva Cassano, che attraverso una nota firmata dal rappresentante cittadino Michele Guerrieri chiede al Comune una revisione urgente del tariffario, definito «non più sostenibile» per molte famiglie.
Secondo il partito, l’attuale soglia di esenzione totale – riservata ai nuclei con ISEE compreso tra 0 e 1.000 euro – sarebbe «del tutto inadeguata» rispetto alla crisi economica che sta colpendo i ceti medio-bassi. «È sconcertante – si legge nella nota – che in un periodo di aumento generalizzato del costo della vita e del materiale scolastico non si intervenga su una misura così essenziale».
Italia Viva chiede dunque che l’esenzione totale venga estesa almeno alle famiglie con ISEE fino a 5.000 euro, ritenendo questa soglia più coerente con le difficoltà attuali. «Lo facciamo per le famiglie cassanesi – afferma Guerrieri – alle quali in campagna elettorale era stato promesso un cambiamento sui temi sociali e culturali, e che oggi si trovano allo stremo».
Il partito ricorda inoltre che la mensa scolastica rappresenta un servizio fondamentale per chi ha difficoltà a conciliare tempi di vita e lavoro, e che un intervento su questo fronte sarebbe in linea con le politiche di Italia Viva, che «considera l’istruzione una priorità assoluta».