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Sempre più gente ai musei, Corigliano-Rossano trascina una crescita (inaspettata) di consapevolezza

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CORIGLIANO-ROSSANO – I Musei stanno diventando sempre di più un luogo privilegiato in cui far crescere la consapevolezza circa la propria storia, l’arte che custodiscono e i territori che li circondano. Aprendosi alla collettività in maniera coinvolgente e trasversale, hanno saputo cogliere il senso pieno della cultura alla portata di tutti diventando strumento di conoscenza per grandi e piccoli.

Proprio nel solco di questa apertura, sabato scorso i Musei di tutta Europa hanno spalancato le porte ai visitatori offrendo l’esperienza della visita notturna la prezzo simbolico di 1 euro. L’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, si svolge in contemporanea in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.

Un’occasione per far conoscere le attività degli Istituti in un’atmosfera particolarmente suggestiva. Per questo motivo, queste realtà culturali hanno iniziato ad intessere proficui rapporti di collaborazione con le scuole e gli enti locali.

Nello specifico, il rapporto scuola-musei è stato al centro di un’indagine condotta da OpenPolis, nella quale sono state esaminate quattro tipologie di attività. Per ogni comune è stata calcolata la quota di musei che, nel 2022, hanno: svolto visite guidate per gruppi di scolaresche; tenuto laboratori didattici per gruppi scolastici; attivato collaborazioni o partenariati formali con istituti scolastici; attuato collaborazioni o partenariati formali per realizzare progetti di inclusione rivolti a soggetti (non solo minori) che vivono in povertà economica, educativa o cultura

Esaminando i rapporti di collaborazione tra le comunità educanti del nostro territorio e i musei appare chiaro come la maggior parte di essi siano in prima linea nelle attività di visite guidate.

Dalla mappa si può notare che nei comuni di Corigliano-Rossano, Castrovillari, Longobucco, Morano Calabro, Saracena, Francavilla Marittima, Lungro, Oriolo, Civita e Santa Sofia d’Epiro il 100% delle strutture museali ha ospitato visite guidate. A Cassano Jonio, Tarsia e Trebisacce il 50%.

Nella seconda, invece, in cui è riportata la percentuale di musei che hanno tenuto laboratori didattici in collaborazione con le comunità educanti, la percentuale scende. Restano in testa col 100% di musei che hanno svolto l’attività sopra indicata i comuni di Corigliano-Rossano, Francavilla, Castrovillari e Saracena. A seguire, con il 66% dei musei che hanno tenuto queste attività, troviamo Longobucco, e, più giù, con il 50%, Cassano Jonio, Tarsia e Morano Calabro.

Nella terza, in cui vengono mostrate le percentuali dei musei che hanno attivato accordi o partenariati con le scuole, il 100% se lo aggiudicano ancora i musei di Corigliano-Rossano, Francavilla Marittima e Castrovillari. A Cassano Jonio e Morano Calabro, il 50%.

Diminuiscono sensibilmente le percentuali nella sezione relativa ai progetti di inclusione. Qui solo il 50% dei musei di quattro comuni hanno attivato collaborazioni o partenariati formali per realizzare progetti di inclusione rivolti a soggetti che vivono in povertà economica, educativa e culturale: Corigliano-Rossano, Francavilla Marittima, Morano Calabro e Trebisacce.

Su quest’ultimo punto, però, bisogna precisare che il Sud, nella sua interezza, mostra una maggiore attenzione in questa direzione. «In 10 città – sottolinea OpenPolis - oltre il 60% dei musei riporta di aver attivato progetti contro la povertà educativa, di queste 6 sono collocate nel sud continentale: Pescara, Brindisi, Foggia, Cosenza, Caserta e Avellino».

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.