Col terzo centenario di Varibobba parte il progetto di marketing territoriale di San Giorgio Albanese
Il suo stile fonde religione e sensibilità poetica. Scrisse nel dialetto arbëresh, rendendo l’opera accessibile alle comunità italo-albanesi della Calabria e preservando una forma arcaica della lingua. Oggi l'evento inaugurale

SAN GIORGIO ALBANESE – Partirà ufficialmente oggi, martedì 22 aprile, con l’evento di portata extra regionale dedicato alla straordinaria figura storica e culturale di Don Giulio Varibobba, precursore della poesia albanese moderna, l’ambizioso progetto di comunicazione strategica per la costruzione di una destinazione turistico-culturale ed esperienziale promosso dall’Amministrazione Comunale guidata da Gianni Gabriele, in partnership con Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying e Roka Produzioni Comunicazione Creativa & Eventi.
«Quello che prenderà forma oggi – spiega il Primo Cittadino – rappresenterà la prima di diverse tappe, sintesi e frutto di studio e di progettazione su una proposta culturale e turistico identitaria e distintiva di San Giorgio Albanese, destinate e proseguire ed a crescere nei mesi prossimi, tanto in termini di consapevolezza interna che di promozione esterna, non solo del prezioso patrimonio cittadino ma dell’intera, complessiva e viva eredità arbëreshe di cui Mbuzat sa di essere componente co-protagonista assieme a tutte le altre comunità italo-albanesi».
«Del resto – sottolinea il Sindaco – se è vero che tutto lo scrigno arbereshe è considerato uno dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), perché assieme ed al pari di altri contribuisce a rendere davvero straordinaria la Calabria, la visione, l’impegno e la capacità progettuale delle istituzioni locali insieme alle comunità dei nostri territori, può e deve essere orientata a riscoprire, a valorizzare ed a disseminare in squadra, tutti quegli elementi materiali ed immateriali realmente capaci di rendere attrattivi, attuali e competitivi tanto il messaggio quanto l’immagine di una terra».
«Con questo metodo e con questi contenuti – conclude Gabriele – proseguiremo nei prossimi mesi con gli eventi finalizzati a valorizzare l’esperienza di Mbuzat verso una sempre più definita destinazione turistica, in grado di emozionare, oltre che per le radici letterarie del suo illustri concittadino Varibobba, punta di diamante dell’intero progetto di marketing territoriale, anche con il suo percoco, identitario e distintivo; col suo extravergine, con la sua identità urbanistica affacciata sullo jonio e con la sua pinacoteca comunale realizzata interamente da un artista albanese (P. Ceno)».
Ma chi è Don Giulio Varibobba? Occupa un posto centrale nella tradizione letteraria albanese, in particolare come figura di spicco della letteratura arbëreshe (italo-albanese). È considerato uno dei precursori della poesia albanese moderna, a fianco di Gjon Buzuku (autore della prima opera scritta in albanese nel 1555) e prima di Girolamo De Rada, che dominerà la scena nel XIX secolo.
Dopo Meshari di Gjon Buzuku (1555), che aveva finalità liturgiche e pastorali, la produzione letteraria albanese conobbe secoli di frammentazione. Varibobba rappresenta la prima grande voce poetica autonoma, con la sua opera Gjella e Shën Mërisë Virgjër ("La vita della Vergine Maria", 1762), il primo poema lirico completo in lingua albanese.
Varibobba è ritenuto il primo vero poeta della tradizione albanese, non solo per l’uso della lingua, ma per il tono lirico e la qualità estetica del suo testo. Eqrem Çabej, uno dei più grandi linguisti albanesi, lo definì "il più antico poeta autentico della letteratura albanese".
Il suo stile fonde religione e sensibilità poetica. Scrisse nel dialetto arbëresh, rendendo l’opera accessibile alle comunità italo-albanesi della Calabria e preservando una forma arcaica della lingua. Ciò fa di lui anche un difensore della lingua e dell’identità etnica arbëreshe.
Egli anticipa i grandi poeti arbëreshë ottocenteschi, come Girolamo De Rada, Zef Serembe e Naim Frashëri. Questi ultimi porteranno avanti, in chiave romantica e patriottica, la rinascita nazionale albanese, ma già Varibobba aveva tracciato il percorso stilistico e spirituale. Rappresenta il ponte tra la tradizione religiosa iniziale e la rinascita culturale e nazionale albanese dell'Ottocento e un pilastro del patrimonio letterario albanese.
Il programma di oggi, martedì 22 aprile, prevede alle ore 9.30 la presentazione seguita dall’annullo Filatelico del Francobollo per il III Centenario della nascita di Don Giulio Varibobba a cura di Giorgio Cerrigone. Alle ore 10 ci si sposta in Pinacoteca Comunale per l’avvio dell’evento ufficiale. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco e del vicesindaco Giuliano Conforti, seguiranno gli interventi di Padre Marius Nicolae Voina, Parroco di San Giorgio Albanese; di Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale, di Gianluca Gallo, assessore regionale alle minoranze linguistiche; di Majlinda Frangaj, Ambasciatore della Repubblica d'Albania presso la Santa Sede; do Nita Shala, Ambasciatore della Repubblica del Kosovo; di Anila Bitri Lani, Ambasciatore della Repubblica d'Albania e di Daulina Osmani Vice Ministro della Cultura Gioventù e Sport del Kosovo.
Due dei momenti di approfondimento tra le diverse iniziative previste saranno, da una parte, la presentazione del progetto "San Giorgio Albanese: Il borgo Interattivo" a cura di Roberto Cannizzaro Creative Manager Roka Produzioni e, dall’altra, il Panel sulla "Figura e Opera di Don Giulio Varibobba" al quale interverranno, moderati da Rossella Minisci, Giovanni Argondizza, studioso, Cultore del Varibobba; Cosmo Laudone, esperto e profondo conoscitore del Varibobba; Majlinda Toci, vice direttrice della Biblioteca Nazionale d'Albania; Vehbi Miftari, capo Missione del Kosovo presso la Santa Sede; Innocenzo De Gaudio, Docente di Etnomusicologia del Conservatorio Musicale di Cosenza; Gezim Gurga, Professore Associato presso Università di Palermo; Battista Sposato, assegnista di Ricerca presso l'Università della Calabria; Matteo Mandalà, Professore Ordinario presso Università di Palermo e Francesco Altimari, Professore Ordinario presso l’Università della Calabria.
Alle ore 18 partiranno i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giorgio Megalomartire. Alle ore 20 è prevista l’accensione dei Falò Rionali. – Si proseguirà mercoledì 23 aprile, alle ore 10, con la Divina Liturgia Solenne in onore del Santo Patrono presieduta da S.E. Mons. Donato Oliverio ed alle ore 12 il momento topico e simbolico denominato Riconciliazione e Ricordo di Don Giulio Varibobba. Le serie di iniziative laiche e religiose si concluderà alle ore 14 con e la processione religiosa.