Riorganizzazione dei Pronto soccorso: accordo tra Calabria e Lombardia
Dca del commissario Occhiuto punta a rafforzare la sinergia già in atto. Il Niguarda di Milano a supporto con personale qualificato

CATANZARO - Scambio di buone pratiche reciproche e di esperienze e competenze. E’ questo uno degli obiettivi dell’accordo di collaborazione tra la Regione Calabria e la Regione Lombardia per la riorganizzazione della rete di Pronto Soccorso: lo schema di accordo è contenuto in un decreto adottato dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario ad acta della sanità calabrese, che punta a rafforzare la sinergia già da tempo in atto con la Regione Lombardia, in partecipare con l’azienda in house Areu.
L’iter è stato avviato a settembre, quando la Regione Calabria ha proposto alla Regione Lombardia – si legge nel Dca – «di avviare un percorso di collaborazione in ambito sanitario, volto a riorganizzare ed ottimizzare la rete di Pronto Soccorso, ad avviare programmi di formazione mirata ed aggiornamento professionale al fine di migliorare le competenze specifiche nella gestione dell’emergenza urgenza, e, infine, a potenziare le strutture intermedie in modo da ridurre il sovraffollamento dei pronto soccorsi e da migliorare la gestione ed il flusso dei pazienti meno gravi».
A sua volta la Regione Lombardia «ha comunicato di essere pronta a definire insieme alla Regione Calabria i dettagli operativi per avviare il percorso di collaborazione, anche attraverso la messa a disposizione di personale altamente qualificato
proveniente dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, riconosciuto per l’eccellenza nella gestione dell’emergenza».
In particolare – riporta l’accordo di collaborazione – «la Regione Calabria ha interesse a confrontarsi con Regione Lombardia» con riferimento a questi temi: «Revisione e ottimizzazione della rete di pronto soccorso e dei servizi di medicina di emergenza urgenza, anche attraverso le attività di implementazione del pronto soccorso, e la definizione di criteri organizzativi e operativi volti a garantire la qualità del flusso ai servizi di emergenza urgenza; potenziamento delle Centrali Operative Regionali Territoriali (Cot) nell’ambito di Urgenza Emergenza, in modo da migliorare la gestione ed il flusso dei pazienti meno gravi ovvero dei codici verdi e gialli, facilitando la dimissione rapida o il trasferimento in strutture specializzate ed idonee per i casi specifici; condivisione di linee guida dei programmi di formazione per il personale medico e paramedico, al fine di uniformare le competenze operative dei Medici di Emergenza e Urgenza (Meu) secondo i modelli organizzativi adottati in Lombardia, a norma nazionale ed Eu, anche attraverso la realizzazione di specifici corsi di formazione; attività formative a favore di tutte le figure professionali coinvolte, anche utilizzando strumenti e metodiche innovative ed allo scambio di buone prassi in ambito esperienziale e di qualifica del personale del sistema sanitario».