Territorio e futura provincia: se ne parlerà oggi al convegno organizzato dal Rotary
I promotori: «L’auspicio è che con la nuova provincia si possa pervenire ad una unità territoriale per l’interesse della popolazione amministrata. Non è più tempo dell’apparire. È necessario restituire dignità a questo territorio»

CORIGLIANO-ROSSANO - La città di Corigliano Rossano istituita nel 2018 ha un territorio che è tra i più estesi della regione Calabria e con i suoi 74 mila abitanti è una delle tre città più grandi dal punto di vista demografico. È ubicata in zona baricentrica della fascia costiera dello Jonio del nord est della Calabria con una costa che è tra le più estese d’Italia (quasi 20 km) ed enorme potenziale sul quale si può investire in modo mirato per creare opportunità di lavoro e benessere collettivo.
Da questa consapevolezza i Club dei due Rotary cittadini, “Rossano Sibaris” e Corigliano Rossano “Sibaris” intendono partire per una riflessione sullo stato infrastrutturale e sulle ipotesi di aggregazione della città di Corigliano Rossano con il resto del territorio dello Ionio cosentino e dell’interno collinare e montuoso con i quali, uniti, raggiunge potenzialmente oltre i 200 mila abitanti che sono le condizioni per rivendicare l’istituzione di una nuova provincia che può essere il punto di partenza per il rilancio di questo territorio e che permetterebbe di uscire dalla marginalità nella quale è stato ridotto, pur disponendo di enormi risorse economiche, culturali, storiche, artistiche ed archeologiche.
Di tutto ciò se ne parlerà domani giovedì 27 febbraio in un convegno organizzato per le ore 17,30 presso la Sala Rossa del Palazzo San Bernardino nell’area urbana di Rossano e che sarà presentato al pubblico dai due Presidenti rotariani, rispettivamente Francesco Capristo del Club “Rossano Bisantium” e Adriana Grispo Club Corigliano Rossano “Sibarys”.
Il Sindaco della città Corigliano Rossano, Flavio Stasi, e l’Assessore ai lavori pubblici Tatiana Novello porteranno il saluto dell’amministrazione comunale che per l’istituzione della nuova provincia ha creato un’apposita Commissione Comunale presieduta dal consigliere comunale Tonino Uva. Raffaele Zinno, docente di Scienza delle Costruzioni presso l’Unical parlerà del decollo della città che a suo avviso può avvenire con il rilancio dei centri storici a condizione che si prenda consapevolezza dello stato di fatto per potere pensare ad una loro possibile ristrutturazione finalizzata a favorire gli insediamenti umani che siano inclusivi resilienti e sostenibili. Giosuè Giovinazzo, segretario del R.C. “Rossano Bisantium” nonché componente della commissione tecnica distrettuale, parlerà dei possibili sviluppi della città di Corigliano Rossano e delle ipotesi di aggregazione territoriale per l’istituzione di una nuova provincia. Per pervenire a tale obiettivo, secondo il relatore Franco Vercillo, anche lui componente rotary della commissione tecnica distrettuale, necessità di un piano strategico che ridisegni il territorio alla luce delle adesioni che i Comuni della Calabria del nord est hanno manifestato per l’istituzione della nuova provincia.
Quali saranno gli scenari che si presenteranno all’attenzione di chi vuole l’aggregazione della nuova città al resto del territorio ed insieme avere l’obiettivo per una inversione di tendenza dello stato di fatto ed avere una svolta socio-economica che apra orizzonti di nuove prospettiva? A parlare di ciò sarà Giovanni Soda, dirigente del Dipartimento Programmazione del Comune di Corigliano Rossano il cui intervento spazierà tra PNRR ed altri strumenti di programmazione.
Infine, Amerigo Minnicelli, già coordinatore del Comitato 100 Associazioni che ha portato avanti il progetto di fusione delle due aree urbane, farà un confronto tra la nuova città unica e l’ipotesi dell’istituzione della nuova provincia che con l’adesione degli altri Comuni comprenderà un territorio vastissimo con nuove prospettive e che automaticamente richiederà una nuova progettazione.
La Sibaritide ha sempre faticato a formare un fronte unito per ottenere infrastrutture, servizi ed investimenti, l’auspicio è che con la nuova provincia si possa pervenire ad una unità territoriale per l’interesse della popolazione amministrata. Non è più tempo dell’apparire ma quello del lavoro con una ritrovata serietà e corresponsabilità da parte di ciascuno. È necessario restituire dignità a questo territorio. La conclusioni sono affidate al Presidente del Rotary Club Rossano Bisantium.