Canna non commemora i “Martiri delle Foibe”
La segnalazione arriva direttamente dall'ex consigliere di Fratelli d'Italia Antonio Turchitto
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CANNA - L’Amministrazione Comunale di Canna ha deciso di non commemorare i Martiri delle Foibe e le vittime dell’esodo istriano, giuliano, dalmata. A denunciarlo è Antonio Turchitto, ex consigliere comunale di minoranza di Fratelli D’Italia.
Il “Giorno del “Ricordo” è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 92. L’intento di tale Legge è quello di conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. «Le più alte cariche dello Stato – scrive Turchitto - hanno espresso parole chiare sulla vicenda, compreso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
Perché l’Amministrazione Comunale di Canna ha deciso di non commemorare questa importante solennità civile nazionale? Questa è la domanda posta a cui segue un chiarimento: «Qualche anno fa proposi in Consiglio comunale e mediante alcune interrogazioni di dedicare una Via o una Piazza di Canna ai “Martiri delle Foibe” per offrire quotidianamente ai cittadini e a coloro che percorrono quella strada la possibilità di riflettere e di non rimanere, si spera, indifferenti di fronte a questa tragedia che colpì centinaia di migliaia di Italiani. Proposte che non furono mai accolte dalle Amministrazioni succedutesi. Con la “sola colpa” di essere italiani i nostri connazionali furono barbaramente trucidati nell’ottica di cancellare ogni segno d’italianità da quelle terre, oggetto delle mire espansionistiche della Jugoslavia comunista del maresciallo Tito. Nel corso degli anni sono stati estratti dalle foibe i corpi di civili, partigiani italiani non comunisti, soldati del Regio Esercito, militi della Repubblica Sociale, sacerdoti, rappresentanti delle istituzioni italiane nella Venezia Giulia, a dimostrazione del fatto che questa tragedia, quest’opera sistematica di sterminio e di cancellazione d’una identità, dovrebbe essere parte di “tutta” la memoria nazionale. Con la Legge 92 del 2004 è stato istituito il “Giorno del Ricordo” con l’intento di porre fine all’oscurantismo storico ed alle diatribe politiche sul tema. Il mio intento è stato e sarà sempre quello di sensibilizzare, anche a Canna, i cittadini invitandoli a riflettere sulle sofferenze patite dagli italiani del confine orientale costretti, quando non uccisi, ad abbandonare la propria terra».