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Tutti i sapori della Calabria del nord-est a Terra Madre Salone del Gusto di Torino

2 minuti di lettura

TORINO - Anche quest’anno la Calabria parteciperà a Terra Madre Salone del Gusto, l’evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in scena a Torino dal 26 al 30 settembre 2024. La regione sarà presente a Parco Dora con uno stand realizzato da Regione Calabria Assessorato all’Agricoltura con l’animazione di Slow Food Calabria e ARSAC.

Qui verranno presentati tutti i colori, i profumi, i sapori e le voci, la narrazione di un viaggio, andata e ritorno, che ha origine nelle peculiarità dei territori e trova stimoli e motivazioni nelle sue genti, nelle diverse Culture presenti, nelle sue lingue: Arbereshe, Grecanica, Occitana e le straordinarie contaminazioni enogastronomiche. Una Calabria raccontata dalla qualità delle sue risorse e delle sue produzioni, attraverso percorsi di enogastronomia espressi con consapevolezza, come pensiero globale e relazionale, come interconnessione tra materie, cultura, territori e natura.

venti anni dalla prima edizione, L’evento, organizzato da Slow Food e giunto quest’anno alla sua XX edizione, riunirà più di tremila protagonisti: contadini e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, e giovani attivisti provenienti da 120 Paesi, oltre 700 espositori del Mercato italiano e internazionale e circa 180 Presìdi Slow Food da tutto il mondo.

«A Terra Madre 2024 - spiega Michelangelo D'Ambrosio, portavoce di Slow Food Calabria - per ritrovare il nostro essere natura. L'evento per eccellenza della nostra rete associativa punta tutte le sue carte per portare una prospettiva, uno slancio positivo verso il futuro. I tempi di grandi crisi che stiamo vivendo, prima fra tutte la crisi climatica, impongono profondi cambiamenti. Per attuarli, occorrono nuovi paradigmi e dunque l'abbandono di molte comfort zone. Dobbiamo recuperare il sentimento di meraviglia, fascino e stupore per la natura. Dobbiamo assumere la piena coscienza del fatto che, come esseri umani, siamo parte della natura. E dobbiamo esserlo avendo maggiore consapevolezza di cosa è la natura e cosa significa farne parte, in maniera non conflittuale ma equilibrata e armonica riscoprendo la relazione delle persone con il mondo naturale, riscoprirsi parte della natura. Slow Food considera il cibo anello di congiunzione tra natura e cultura, indicando questo percorso verso una nuova relazione con la natura e nella natura meglio di chiunque altro, perché il cibo è l'elemento più potente che ci riconduce alla terra, al suolo, all'acqua, ma è anche cultura, condivisione, piacere». 

Lo stand della Regione Calabria

Ecco i produttori dei Presìdi della Calabria: Arancia Belladonna Di San Giuseppe (Associazione Produttori – Reggio Calabria, Rc), Caciocavallo Di Ciminà (Associazione Produttori – Ciminà, Rc), Fagiolo Poverello Bianco (Comunità Dei Produttori – Mormanno, Cs), Moscato Al Governo Di Saracena (Azienda Agricola Diana – Saracena, Cs; Cantine Viola – Saracena, Cs), Olivi Secolari (Azienda Agricola Diana – Saracena, Cs; Cantine Viola – Saracena, Cs; Azienda Agricola La Valle – San Mauro Marchesato Kr), Pruna Di Frati Di Terranova (Associazione Produttori – Terranova Sappo Minulio, Rc). 

Tra gli appuntamenti da non perdere, le degustazioni dei prodotti degli espositori che per la Calabria della Sibaritide-Pollino prevedono gli oli EVO novelli di Calabria e i Presìdi Slow Food: moscato al governo di Saracena e il fagiolo poverello bianco. 

E poi tanti laboratori, dalla colazione con pane tradizionale di Cerchiara, miele di agrumi della piana di Sibari e marmellata di arancia bionda tardiva di Trebisacce e Clementine, fino all’appuntamento di degustazione di vini provenienti da tutta Italia e di rilevante valore naturalistico e ambientale tra cui il Moscato Passito al governo di Saracena 2013, Feudo di Sanseverino (Parco Nazionale del Pollino).

Nel ricco programma che animerà lo spazio della Regione Calabria saranno i cuochi calabresi del progetto "Alleanza Slow Food dei Cuochi" i messaggeri, gli interpreti e i facilitatori di questo itinerario di valori. Una visione del futuro del cibo che trova forza nel suo passato, nella sua storia e volge lo sguardo alla sostenibilità, alla qualità imprescindibile dalla dignità, considerandole la strada maestra da perseguire per una vera considerazione della natura e del pianeta. Per una rigenerazione culturale delle produzioni, delle trasformazioni, del consumo, che possa pensare concretamente ad un futuro migliore e non ad un futuro possibile.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.