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Convergenze sul fronte della Sibaritide-Pollino: la nuova provincia riaccende entusiasmo

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CORIGLIANO-ROSSANO – Continua ad ampliarsi il dibattito sull’istituzione della nuova provincia. Dopo il sostegno alla proposta da parte del sindaco di Cassano Jonio, di Acri e di Castrovillari, con Lo Polito che ha definito opportuna la discussione attorno all’istituzione di «un ente intermedio della Sibaritide-Pollino», anche l’Alto Jonio scende in campo per appoggiare il progetto.

A pronunciarsi positivamente sull'ipotesi di un nuovo riassetto istituzionale, che vedrebbe uniti la Sibaritide e il Pollino, è la sindaca di Oriolo, Simona Colotta. In una intervista a Gazzetta del Sud, rilasciata nei giorni scorsi, ha affermato: «Il momento è ora. Ci sono tutte le condizioni, con la rivisitazione della legge Delrio, per chiedere con forza l’istituzione della Provincia della Sibaritide. È una battaglia che va fatta e che sono certa incontrerà un fronte unitario che remerà in questa direzione».

Un’esigenza concreta per i paesi di questo territorio che vivono il disagio di un’oggettiva distanza dal capoluogo: «L’Alto Jonio è troppo lontano da Cosenza e i tempi di percorrenza sono oggettivamente lunghi per sbrigare ogni tipo di pratica. Ci sentiamo lontani da quello che è il centro decisionale. Questa è una battaglia che va combattuta perché ci sono in gioco dei servizi necessari. Avvertiamo il bisogno di avere vicine tutta una serie di realtà legate alla istituzione dell’Ente provinciale, come ad esempio la Prefettura, la Questura, una Azienda Sanitaria e le infrastrutture. Serve una nuova geografia politica perché, anche in una visione di prospettiva, la provincia della Sibaritide resta una questione possibile, non più rinviabile».

Dello stesso parare, e animato delle stesse motivazioni, è Franco Mundo, primo cittadino di Trebisacce, che proprio nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci di Corigliano Rossano, Castrovillari e Cassano per tornare a parlare dell’istituzione dell'Asp della Sibaritide e Pollino, un progetto che va di pari passo con quello della Provincia della Sibaritide. «L’ente Provincia - spiega Mundo - è in fondo un contenitore dentro il quale si esplicano una serie di servizi. Anche se il quadro normativo impone delle spese agli enti locali è necessario lavorare per giungere all'obiettivo».

Insomma, anche per Mundo è tempo di lottare per rivendicare i diritti del territorio ed intraprendere la battaglia per il decentramento amministrativo. «Al momento – osserva – è innegabile che non avere una propria autonomia pesa, e pesa moltissimo sui nostri territori e sui nostri comuni, anche in termini di indotto economico».

Un altro sì al coro dei sostenitori del progetto arriva dal sindaco di Rocca Imperiale, Giuseppe Ranù, che ha offerto la sua riflessione sul tema appoggiando l’istituzione della nuova Provincia anche alla luce degli sforzi compiuti insieme ai comuni del comprensorio. «Una nuova forma di aggregazione – ha dichiarato - potrebbe rappresentare un vitale ed efficace strumento per il territorio per interloquire in maniera adeguata con le istituzioni e non far sentire più questa area lontana dai centri decisionali. Non è un caso che assieme al collega Mundo sindaco di Trebisacce, abbiamo interagito e sollecitato i colleghi per dare vita ad un'azione sinergica che vada proprio verso questa direzione. Come abbiamo avuto modo di intercettare nel nostro viaggio è proprio questo sentirsi periferia che ha inciso sulla decisione di portare avanti questa battaglia».

Riprendendo quindi le istanze di Colotta e Mundo sull’allontanamento istituzionale e sull’urgenza di insistere sul decentramento, Ranù ha deciso di accogliere, insieme agli altri, la proposta lanciata da Flavio Stasi. Nel frattempo si attendono i pareri di alcuni sindaci della Sila Greca che in un primo momento avevano sposato l’idea della grande provincia crotonese.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.