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«Senz'acqua e fogna a cielo aperto: Schiavonea abbandonata a se stessa»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Il borgo storico marinaro di Schiavonea, uno dei tre centri storici di Corigliano-Rossano, è sempre di più totalmente abbandonato a se stesso. La mancanza di servizi essenziali unita alla diffusa percezione di insicurezza dettata da episodi di criminalità allarmanti, rende la vita difficile per tutti. Altro che destinazione turistica! L’Amministrazione Comunale si svegli dal letargo ed intervenga con urgenza, per restituire dignità alla comunità». È quanto chiedono i Giovani del Movimento del territorio facendosi portavoce del disagio e della preoccupazione di residenti e turisti.

«Negli ultimi giorni - affermano nella nota - Schiavonea è stato teatro di una serie di disagi che stanno mettendo a dura prova la qualità della vita per tutti. Questi problemi, che spaziano dalla mancanza quasi totale di acqua potabile all'assenza di illuminazione pubblica, culminano in uno sversamento di acque fognarie lungo viale Salerno. La situazione attuale è critica e richiede un intervento urgente da parte delle autorità locali. La mancanza di acqua potabile è forse il problema più grave che sta affliggendo il borgo storico marinaro. Le famiglie locali e le attività commerciali si trovano in enorme difficoltà, costrette a trovare soluzioni alternative per soddisfare le esigenze quotidiane. L'assenza di un bene così fondamentale rende la vita quotidiana un incubo, limitando fortemente le possibilità di igiene personale e mettendo a rischio la salute pubblica».

«Durante la scorsa fine settimana - riportano - un blackout ha colpito Schiavonea, causando notevoli disagi alle attività commerciali. Senza corrente elettrica, molti esercizi sono stati costretti a chiudere, con gravi ripercussioni economiche per i proprietari e disservizi per i clienti. A peggiorare ulteriormente la situazione è lo sversamento di acque fognarie lungo viale Salerno. Questo problema non solo crea un odore insopportabile, ma rappresenta anche un grave rischio per la salute pubblica. Le acque reflue, infatti, possono veicolare malattie e contaminare l'ambiente circostante, rendendo insostenibile la permanenza in questa area».

Poi concludono: «A complicare ulteriormente il quadro già allarmante, si aggiunge l'escalation di episodi di violenza che hanno coinvolto diverse persone in risse, spesso armate di coltelli e pietre. Questi episodi hanno suscitato un grande timore tra i cittadini, che si sentono sempre meno sicuri nelle loro case e per le strade del quartiere. La crescente criminalità è un ulteriore deterrente per i turisti, che potrebbero decidere di non tornare più a Schiavonea».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.