Tutto pronto a Lungro per le “Kalimere” della Passione
Uno dei momenti più toccanti e coinvolgenti della liturgia arbëreshe. Quest'anno, a rendere ancora più speciale questa antica pratica di devozione popolare, sarà il trasporto dei canti paraliturgici per le vie del centro storico
LUNGRO - Nell'ambito delle solenni celebrazioni della Settimana Santa, a Lungro, centro spirituale dell’Eparchia greco-bizantina, giovedì, si ripercorrerà il tradizionale rito dei canti paraliturgici delle “Kalimere”, subito dopo la suggestiva funzione della lettura dei 12 Vangeli presso la cattedrale di San Nicola di Mira.
Quest'anno, a rendere ancora più speciale questa antica pratica di devozione popolare, sarà il trasporto dei canti paraliturgici per le vie del centro storico, a cura di un gruppo di cori eccezionali: la Corale greco-albanese "I Paradosis - G.B. Rennis", il coro “Vuxhë Grash” dell’Officina della Musica, la Proloco Arbëria e i gruppi “Të Bukurit ka Ungra” e “Të Pjekurit ka Ungra”. Le Kalimere risuoneranno per le strade del centro storico, partendo dalla maestosa cattedrale e attraversando luoghi simbolo come Piazza XVI Luglio e Via Vittorio Emanuele, per poi concludere il loro pellegrinaggio musicale in Piazza Nardó, conosciuta anche come "ka Burgu".
Le “Kalimere” della Passione rappresentano uno dei momenti più toccanti e coinvolgenti della liturgia arbëreshe. Questi canti, tramandati di generazione in generazione, risuonano con una potenza emotiva che commuove e ispira. Esprimono la profonda devozione e il legame spirituale delle comunità arbëreshe con la Passione di Cristo, e il loro impatto è tangibile nell'atmosfera carica di emozione che permea la Chiesa di Lungro durante questa sacra occasione.
Il canto delle “Kalimere” non è solo un'espressione artistica, ma un momento di comunione e di riflessione per tutti coloro che partecipano. È un ponte tra il passato e il presente, un'opportunità per rinnovare il legame con le radici culturali e spirituali che definiscono l'identità delle comunità arbereshe.
L'evento del Giovedì Santo a Lungro è dunque un'occasione imperdibile per immergersi nella ricchezza delle tradizioni locali e per vivere un'esperienza unica di fede e di condivisione. Un momento che si unisce ai riti della Settimana Santa di Lungro, come il Venerdì Santo con all’imbrunire il Mattutino del seppellimento con le lamentazioni sul Cristo morto e solenne processione e il Sabato Santo con, al mattino, la divina liturgia con il Preannuncio della Resurrezione. Riti e tradizioni che fanno della cittadina sede dell’ex miniera di salgemma più antica d’Italia, un teatro di emozioni da vivere e visitare, grazie alla solenne e maestosa Cattedrale di San Nicola di Mira.