Plataci festeggia dieci anni di accoglienza e integrazione
Ieri nel piccolo centro del Pollino il Festival dell'Immigrazione, organizzato e promosso dall'associazione Jete, è stato un bel momento di condivisione
PLATACI - Sono trascorsi dieci anni da quando, nel 2014, il Comune di Plataci guidato dall’allora Sindaco Francesco Tursi, ha aderito al bando per ottenere il contributo del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo, con il progetto “Plataci Accoglie”. All'epoca il sistema si chiamava Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), divenuto poi Siproimi (Sistema di Protezione per Titolari di Protezione Internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati) e, oggi Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) costituito dalla rete degli Enti Locali che accedono al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata.
Per l'occasione l'associazione culturale Jete, soggetto gestore del progetto “Plataci Accoglie”, ha voluto celebrare i dieci anni di accoglienza e integrazione con il Festival dell'Immigrazione tenutosi a Plataci il giorno 23 marzo 2024. Negli ultimi anni il progetto si è espanso e oggi ne fanno parte anche i vicini Comuni di Alessandria del Carretto e San Lorenzo Bellizzi. La manifestazione ha riscosso un notevole successo di contenuti e partecipazione. Il convegno di apertura ha visto il confronto di esperienze e propositi da parte del presidente dell’associazione JETE, Salvatore Conte, e dai rappresentati istituzionali dei comuni: il Sindaco del Comune di Plataci Pietro Giuseppe Stamati e la consigliera delegata Lucia Maria Brunetti, il Sindaco del Comune di Alessandria del Carretto Domenico Vuodo e l’assessore del Comune di San Lorenzo Bellizzi Pietro Pittelli.
L’evento è proseguito con l’offerta di pietanze culinarie etniche, tipiche dei luoghi di provenienza dei beneficiari di accoglienza, e da loro stessi sapientemente cucinate. Erano, altresì, presenti anche stand enogastronomici di imprese locali del settore. La serata è stata allietata dal calore dalla musica della band Taranta Sound.
Nel corso dei dieci anni di accoglienza, la piccola comunità di Plataci ha visto avvicendarsi persone richiedenti protezione provenienti da diverse zone del mondo e con storie diverse ma, che, in comune hanno lo stesso drammatico vissuto: chi per motivi politici chi per motivi umanitari sono stati costretti ad abbandonare la loro terra, la loro casa, i loro affetti e fuggire in cerca di una vita migliore.
La comunità di Plataci appartiene alla minoranza storica arbëreshë: discende dagli esuli albanesi che circa 500 anni fa, per sfuggire all'invasione turca, sono scappati dalla loro terra e hanno trovato accoglienza nel sud Italia, dove, pur conservando orgogliosamente lingua, usanze e costumi, si sono integrati magnificamente e hanno contribuito alla crescita sociale e culturale dei luoghi che li hanno accolti.
di Caterina Dramisino