All'Istituto "Luigi Palma concluso il progetto "Il Teatro fa scuola"
D'Amico: «Fondamentale promuovere attività teatrali per una didattica innovatica». Caligiuri: «Trasformare in un gioco di ruoli la posizione degli studenti, da spettatori ad attori, per essere sia fruitori sia autori dei processi artistici»
CORIGLIANO-ROSSANO - All'Istituto di Istruzione Superiore "Luigi Palma" si è concluso il progetto "Il Teatro fa scuola" - ideato da "L'Altro Teatro" di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno. Gli alunni e le alunne, insieme ai loro docenti, sono stati i protagonisti di una serie di iniziative, nate dall'incontro tra storia, teatro e cinema, sul tema della Shoah, con l'obiettivo di approfondire questa tematica andando al di là delle pagine di un libro.
Un unico filo conduttore: il linguaggio teatrale che aiuta a riflettere e a non restare indifferenti dinanzi al racconto, riuscendo ad entrare nel cuore degli studenti e a combattere la rimozione e l'oblio.
Gli studenti hanno partecipato a tre spettacoli teatrali, "Al posto sbagliato – storie di bambini vittime di mafia", "Vuoti di Memoria" e "Il Cacciatore di nazisti", e a un laboratorio su "Il linguaggio audiovisivo nella Shoah: Cinema e memoria" tenuto dalla responsabile del progetto "Il Teatro fa scuola" Carmela Caligiuri, docente in Linguaggi audiovisivi e operatore di educazione visiva a scuola.
«Siamo orgogliosi di aver preso parte a queste iniziative, certi dell'importanza di promuovere attività teatrali e una didattica innovativa – dichiara la dirigente scolastica Cinzia D'Amico - e culturalmente stimolante per i nostri ragazzi. Con Vuoti di Memoria e Il Cacciatore di Nazisti abbiamo assistito a due spettacoli teatrali diversi tra loro, ma che hanno stimolato gli studenti alla riflessione, riconoscendo l'importanza di preservare la memoria per evitare che drammi come la Shoah tornino a ripetersi».
"Non dimenticate mai, mi fido di voi" - «Uno straordinario Remo Girone ha fatto rivivere, sul palcoscenico del Cinema Teatro Metropol di Corigliano-Rossano, la storia vera di Simon Wiesenthal, l'uomo che, sopravvissuto a cinque diversi campi di sterminio, riuscì a consegnare alla giustizia più di mille criminali nazisti. Come può un uomo essere capace di tali brutalità? È ciò che si è chiesto più volte il regista e attore cosentino Max Mazzotta che ha dato vita a "Vuoti di Memoria". Utilizzando testi di William Shakespeare, Primo Levi, Elie Wiesel, Hermann Hesse, Friedrich Nietzsche, stralci di discorsi originali di Hitler e Mussolini, cinque attrici hanno raccontato e vissuto innanzi al pubblico le condizioni disumane dei vinti e dei vincitori, siano essi maschi o femmine».
«L'obiettivo del "Teatro fa scuola" – spiega la referente del progetto, Carmela Caligiuri - è quello di avvicinare ed educare i giovani a questo mondo. L'aspetto innovativo della proposta consiste nell'abbinamento di una giornata di laboratorio alla visione dello spettacolo teatrale, volto a trasformare in un gioco di ruoli la posizione degli studenti da spettatori ad attori al fine di educare i ragazzi ad essere sia fruitori che autori dei processi artistici».