Tombatura discarica di Campolescio: Arrical disponibile a contribuire riducendo i costi del 50%
Laghi: «Mi pare che adesso ci siano le condizioni per mettere davvero una pietra "tombale" su una vicenda che ha visto, per lunghissimi anni, mobilitazioni e proteste da parte di associazioni, comitati, mondo agricolo e cittadini»
CASTROVILLARI - Dopo l'invio alla Regione, da parte dell'Amministrazione comunale di Castrovillari, del progetto di tombatura della discarica di Campolescio, il Commissario dell'Arrical, Bruno Gualtieri, ha inviato una nota di riscontro al Comune e ad altri soggetti, tra cui il Consigliere regionale Ferdinando Laghi, in cui dà la disponibilità a contribuire alla tombatura tramite la fornitura di materiale che permetterebbe di ridurre i costi di chiusura di circa il 50%.
«Può essere, finalmente, la conclusione definitiva di una vertenza durata 20 anni – ha dichiarato il Consigliere Laghi. Gli sforzi congiunti esercitati in tutti questi anni da parte della popolazione di tutta l'area per chiudere una ferita aperta nel tessuto del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari (DAQ) sembrano aver raggiunto i risultati sperati».
«L'azione congiunta di Regione e Comune consentirebbe - ha aggiunto Laghi - , ove la proposta fosse accolta dall'Amministrazione di Castrovillari, un risparmio di circa un milione di euro sul costo dell'opera e un ulteriore risparmio derivante dalla riduzione dei costi di smaltimento del percolato prodotto dalla discarica. Fin dall'inizio del mio mandato da Consigliere regionale mi sono adoperato per riportare in primo piano un problema che sembrava dimenticato e che, invece, dormiva come il fuoco sotto la ceneri».
«Mi pare che adesso – ha concluso il Consigliere regionale – ci siano le condizioni per mettere davvero una pietra "tombale" su una vicenda che ha visto, per lunghissimi anni, mobilitazioni e proteste da parte di associazioni, comitati, mondo agricolo del DAQ, semplici cittadini, a tutela di ambiente, salute e lavoro, messi a rischio da una discarica che mai avrebbe dovuto essere situata nel cuore delle attività agricole dell'intero comprensorio».