Il futuro della Calabria è nella Macroregione Mediterranea
Appello di Civicrazia al presidente Occhiuto per sollecitare il varo della strategia della macroregione tra 25 nazioni
CORIGLIANO-ROSSANO - La “missione” del Presidente della Regione Calabria, Mario Occhiuto in Europa ai primi di settembre, oltre a questioni riguardanti il Por-Calabria 2014-2020 e più in generale le politiche di coesione, potrebbe avere anche il tema della Macroregione Mediterranea tra gli argomenti in agenda.
La Calabria, tra le regioni del Sud, guida da quest’anno, con la presidenza del presidente Occhiuto, la Commissione intermediterranea della conferenza delle regioni periferiche e marittime (CRPM), la cui assemblea si è svolta a Villa San Giovanni a giugno scorso. Con questo ruolo, come ha indicato lo stesso Occhiuto, la Calabria supporterà le scelte negli ambiti più sensibili delle politiche del Mediterraneo: dalla valorizzazione della Biodiversità alla promozione di un turismo che ponga al centro i valori ambientali: ovvero i temi che sono al centro della Strategia della Macroregione Mediterranea.
Di qui l’appello al presidente Occhiuto affinchè solleciti il varo, da parte del Consiglio europeo e della Commissione, della Strategia della Macroregione gia’ costituita e alla quale partecipano 25 paesi che, in ordine alfabetico, sono: Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Gibilterra, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco (Principato di), Montenegro, Regno Unito, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.
La Macroregione Mediterranea è stata istituita, insieme alle altre macroregioni, dall’Unione europea, per realizzare nei territori dell’Unione e di altri extraeuropei correlati, ogni forma di cooperazione per interventi in campi quali ambiente, energia, ricerca, salute e salubrità, trasporti, lotta alla criminalità e per affrontare le sfide comuni relative ad una determinata area geografica.
Le fasi della Macroregione, la quinta in ordine temporale, sono due: il 9 novembre 2018 l’assemblea della Macroregione ha indicato “l’amministrazione pubblica procedente” nel difensore civico campano, avv. Giuseppe Fortunato, concludendo la fase del varo. Il 20 ottobre 2022 l’assemblea della Macroregione ha nominato lo Sportello Unico internazionale della difesa civica quale amministrazione procedente per la conclusione della seconda ed ultima fase, ovvero la Strategia che il Consiglio e la Commissione europei dovranno approvare per l’avvio operativo.
La Difesa civica è, dunque, la priorità, comune a Civicrazia, (una coalizione di quattromila soggetti ed associazioni, impegnata a promuovere riforme che assicurino la piena partecipazione del cittadino, la salvaguardia dei diritti e degli interessi legittini individuali e di gruppo) e alla Macroregione mediterranea. La Difesa civica, insieme a Civicrazia ha il compito di concorrere ad implementare la strategia della Macroregione fondata su ‘’pilastri’’, ovvero i settori che saranno trainanti per lo sviluppo ecosostenibile dei territori europei ed extraeuropei della Macroregione.
Il ruolo che assume l’Italia , in particolare le regioni del sud, in questo processo è trainante perchè e’ il Coordinamento nazionale dei difensori civici italiano che fa, a sua volta, da “ traino” nell’ambito dello Sportello unico internazionale della difesa civica designato quale amministrazione procedente alla conclusione della seconda ed ultima fase( la strategia) per il varo operativo della macroregione».
Sulla base di tali premesse, Civicrazia auspica che si avvii una proficua collaborazione con la Regione Calabria, per promuovere in tutte le province della Calabria l’istituzione del Difensore civico che insieme a Civicrazia accompagnano e sostengono dal “ basso’’ la Macroregione Mediterranea.