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Una tartaruga ferita nelle acque di Corigliano-Rossano: subito curata e rilasciata in mare

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CORIGLIANO-ROSSANO - Un ritrovamento particolare quello di un nostro lettore di Corigliano-Rossano, Luigi Indrieri, che ieri mattina mentre pescava insieme ad un suo amico al largo della costa jonica in zona Acquapark ha incontrato una una tartaruga caretta caretta purtroppo ferita.

Così, Luigi ha pensato di raccoglierla e salirla a bordo in modo da poterla salvare. La tartaruga presentava una zampa piena si parassiti che sono stati successivamente tolti. Dopodiché è stata rilasciata nelle acque. Finalmente riusciva a nuotare.

«La tartaruga – racconta Luigi – presentava una ferita da morso o da elica di una imbarcazione che non aveva (per fortuna) leso gli organi vitali ma solo il carapace. La ferita era già in via di guarigione, ma il problema principale erano i tanti parassiti proliferati sulla zampa posteriore destra che non le permettevano di nuotare. Era molto stanca, sfinita».

Non è la prima volta che purtroppo si incontrano questi rettili in condizioni di ferimento gravi, ma per fortuna grazie all'attenzione di cittadini come Luigi, riescono a salvarsi. 

Tartaruga caretta caretta

Una delle specie più note e conosciute alle nostre latitudini è la caretta caretta, la più comune del mar Mediterraneo. Un esemplare magnifico che può raggiungere fino ai 160kg e che da sempre sceglie le nostre spiagge per deporre le sue uova, rare e perciò protette. Qui queste tartarughe trovano le condizioni ideali per compiere il loro ciclo di vita e noi non dobbiamo fare altro che tenerle al sicuro.

La caretta caretta ha sangue freddo e questo la porta a prediligere acque temperate. Respirano aria, in quanto sono dotate di polmoni e passano la maggior parte della loro vita in mare profondo. Una volta avvenuto l’accoppiamento, le femmine raggiungono la spiaggia (con fatica a causa della presenza di persone, animali, rumori e luci) e qui depongono fino a 200 uova che, dopo il periodo di incubazione, si schiudono quasi tutte simultaneamente.

Molto particolare è il modo in cui è determinato il sesso dei nascituri. Questo è legato infatti alla temperatura del suolo: le uova che si trovano in superficie si avvantaggiano di una somma termica superiore a quelle che giacciono in profondità, pertanto le uova di superficie daranno esemplari di sesso femminile e quelle sottostanti di sesso maschile. Il riscaldamento globale potrebbe quindi determinare una grossa sovrabbondanza di esemplari femmina mettendo perciò a rischio la specie.

Avvistamenti della caretta caretta sono avvenuti nel corso degli anni sulle coste joniche in provincia di Reggio Calabria, ma anche sulle nostre spiagge è possibile scorgere le loro uova. Le tartarughe hanno infatti scelto le coste di Sibari, Cassano, Fuscaldo, Amendolara, Roseto Capo Spulico, ancora la spiaggia “Macchia della Vura” di Crosia Mirto e nel 2021 anche Corigliano-Rossano in località Fabrizio. 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia