Spazi pubblici alla comunità: Articolo Ventuno chiede un censimento
Il gruppo consiliare cassanese ha richiesto il censimento di tutti gli spazi pubblici e comunali potenzialmente destinabili a finalità sociali, culturali, educative e di aggregazione per ampliare gli spazi di aggregazione
CASSANO JONIO - «Negli ultimi tempi a Cassano è tornato al centro del dibattito pubblico - tra cittadini, operatori culturali, realtà sociali e del mondo dell’istruzione - il tema della mancanza di spazi pubblici accessibili e condivisi. Un argomento fondamentale per chi desidera continuare ad operare sul territorio e contrastare il progressivo deterioramento dei luoghi comuni della nostra città». A sollevare il tema in una nota, il gruppo consiliare ArticoloVentuno.
«Sono numerose - dicono - le realtà sociali e culturali che animano Cassano, spesso costrette ad operare senza un riferimento fisico stabile in cui svolgere attività, incontrarsi, progettare. Per favorire l’incontro tra le numerose richieste di spazi da parte di associazioni e volontari e l’esigenza di ridare nuova vita ai locali comunali oggi poco utilizzati o non adeguatamente valorizzati, come movimento ArticoloVentuno, questa mattina abbiamo protocollato una richiesta all’Assessore Comunale con delega al Patrimonio ed all’Ufficio Patrimonio per avviare un censimento di tutti gli spazi pubblici e comunali potenzialmente destinabili a finalità sociali, culturali, educative e di aggregazione. Sale, ex scuole, cortili, immobili dismessi: tanti luoghi oggi abbandonati o sottoutilizzati potrebbero tornare a vivere, diventando beni comuni a disposizione della cittadinanza, attraverso ad esempio i patti di collaborazione previsti dai regolamenti comunali o ad altra modalità. Il lavoro che proponiamo non deve ridursi ad un semplice elenco burocratico di immobili – dati già in gran parte reperibili – ma diventare una ricognizione reale e partecipata che consideri le condizioni attuali degli spazi, i livelli di agibilità e sicurezza negli accessi, le eventuali necessità di adeguamento o piccoli interventi, la disponibilità giuridico-amministrativa, la destinazione d’uso e gli eventuali vincoli normativi, con una procedura pubblica e collaborativa che permetta a cittadini e associazioni di conoscere realmente il patrimonio disponibile, comprendere quali spazi possano essere utilizzati da subito e quali richiedano interventi o adeguamenti, così da valorizzare insieme le risorse già presenti sul territorio e restituire vita e funzione ai luoghi comuni di Cassano».
«Sappiamo bene - aggiungono - che alcuni immobili comunali sono già stati affidati a realtà associative, e che altri lo saranno presto; tuttavia riteniamo che vi siano ancora molti spazi ai quali è possibile dare una nuova vita, oggi inutilizzati o sottoutilizzati, e che meritano di essere conosciuti, valorizzati e restituiti alla comunità. Perché occuparsi dei beni comuni significa rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni. Un modo chiaro per dire che ci si prende cura insieme, con serietà e con un senso sincero di appartenenza e trasformando la partecipazione da semplice invito a esperienza concreta di cittadinanza attiva».