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«Per i “precari storici” della nostra Regione occorre una svolta immediata»

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CATANZARO – «Sui “precari storici” della Regione Calabria serve una legge regionale. Occorre una svolta immediata, non si può più aspettare. Questi lavoratori che da più di 20 anni svolgono servizi essenziali nei comuni dove sono utilizzati, la maggior parte sono utilizzati nel Comune di San Giovanni In Fiore, Acri, Longobucco, Parco del Pollino, Parco Aspromonte».

È quanto afferma il segretario Regionale Uiltemp Calabria Oreste Valente, che continua: «Dopo vari incontri con la Regione Calabria e Comuni, si è concordato  per il  loro passaggio in Azienda Calabria Verde con un contratto agricolo-forestale porterebbe non avere limiti e vincoli normativi e, soprattutto, essendo tutta l'operazione ad invarianza di spesa gli stessi lavoratori non si vedrebbero decurtare il proprio stipendio in caso di contrattualizzazione per come invece avverrebbe nel caso di un'assunzione diretta da parte dei Comuni che li utilizzano».

«Non è più tempo di aspettare. Abbiamo chiesto un incontro urgente con la Regione Calabria per definire questo percorso. I lavoratori meritano una dignità, che già da troppi anni gli è stata negata, non si può ancora vivere con un sussidio, che non dà nessuna certezza e nessuna copertura previdenziale, in uno Stato democratico questo non dovrebbe esistere e già da troppo tempo abbiamo dovuto accettare questa situazione così paradossale, lavoratori inseriti nelle pubbliche amministrazioni senza alcuna tutela e poi dobbiamo assumere più personale per combattere il lavoro nero. Se a breve non avremo delle risposte certe sul futuro di questi lavoratori, saremo costretti a scendere in piazza a manifestare questo diritto sacrosanto» conclude. 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.