Pnrr, le proposte e le analisi di Cgil Calabria in un incontro a Cosenza
L’obiettivo: analizzare, a partire dal ruolo dei sindacati, come sia possibile incidere sul Piano e quali siano le falle di sistema. Presente anche il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi
COSENZA - Si è tenuto ieri nella Sala Coni di Piazza Matteotti a Cosenza l'incontro promosso da Cgil Cosenza dal titolo "Pnrr: Territori, generi, generazioni per un Paese più equo e inclusivo". Un argomento di ancora più stretta attualità ora che l'autonomia differenziata rischia di diventare una cesoia sociale.
L’obiettivo: analizzare, a partire dal ruolo dei sindacati, come sia possibile incidere sul Piano e quali siano le falle di sistema.
A partecipare il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il Segretario Generale Cgil Cosenza Massimiliano Ianni, l'economista Domenico Cersosimo, la responsabile Politiche di Genere Cgil Nazionale Laura Ghiglione, Emilio Viafora, Cgil Veneto e Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano.
«Tra le osservazioni – si legge nella nota - sollevate da Sposato l'invito a tenere la barra dritta contro la pervasività della criminalità organizzata lì dove ci sono fondi da spendere, dal Pnrr al Por e così via. Il Segretario ha poi ricordato come la Cgil si sia fatta promotrice di un protocollo con le Procure, i Comuni e le Stazioni Appaltanti al fine di creare vigilanza sociale e contrattazione d'anticipo».
«Anche per il Segretario Cgil Cosenza Massimiliano Ianni il ruolo della Cgil deve essere nevralgico, offrendo un monitoraggio civico, mentre per Emilio Viafora, Cgil Veneto, il sindacato deve aprire ad una contrattazione nazionale ed internazionale, affrontare la questione salariale nel settore pubblico e lavorare per la sburocratizzazione dell'apparato».
«Importanti anche i contributi tecnici. Dal sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi che ha portato esempi concreti di come i Comuni abbiano difficoltà a gestire sia l'attività ordinaria che quella straordinaria, a quello dell'economista Domenico Cersosimo che ha spiegato come manchi la visione di un'Italia industriale e un approccio alle comunità tenendo conto del contesto in cui sono inserite e delle tante risorse al proprio interno che, solo se oliate insieme, possono portare a risultati sulla qualità della vita, dei servizi e del welfare».
«Il Pnrr può però dare frutti anche sulle politiche di genere. Tema affrontato dalla responsabile del settore in Cgil Nazionale Laura Ghiglione. Ghiglione ha annunciato la nascita di una piattaforma Cgil (verrà presentata ufficialmente a marzo) che proverà ad immaginare investimenti e potenzialità con l'obiettivo di incidere sui gap occupazionali e di genere».