Uva punta al recupero e alla valorizzazione dell'ex Elaiopolio di Rossano
«Mi rivolgo alle istituzioni regionali e nazionali perché si attivi un tavolo operativo per definire insieme il futuro di una struttura che merita di essere restituita alla città e al territorio»

CORIGLIANO-ROSSANO - Il Consigliere Comunale del Comune di Corigliano-Rossano, Antonio Uva, torna a denunciare l'abbandono di alcuni siti che insistono nel terriotrio comunale
«Intendo rilanciare all’attenzione delle istituzioni regionali e statali - dichiara in una nota - la necessità urgente di recuperare e valorizzare l’ex Elaiopolio di Rossano, una delle più grandi infrastrutture agricole del Mezzogiorno, da decenni inutilizzata e oggi in stato di abbandono. È costato ai cittadini miliardi di vecchie lire ma non è mai stato utilizzato. I lavori iniziarono nel 1968 e finirono nel 1973. Da allora, solo desolazione e promesse disattese. Ogni amministrazione ne ha parlato, nessuna ha agito».
«È un tema - dice - che ho seguito anche in passato con altri ruoli, ma che oggi, alla luce della mia funzione istituzionale, ritengo prioritario per lo sviluppo e la sicurezza della nostra comunità ,affinché questa struttura torni a essere un’opportunità per la città e per il territorio. La struttura, di proprietà dello Stato e attualmente in concessione alla Regione Calabria, si estende su circa 15.000 mq coperti e oltre 5 ettari di terreno. Situata in una zona urbana strategica, merita un progetto concreto di rilancio».
«Le proposte che intendo promuovere sono plurime e complementari: Istituzione di un Presidio Logistico Operativo di Protezione Civile, per garantire una risposta più efficace alle emergenze su un comprensorio di circa 300.000 abitanti; Riconversione per usi agroindustriali e logistici, in linea con la vocazione originaria della struttura; Utilizzo per finalità pubbliche o istituzionali, rispondendo alla crescente esigenza di spazi amministrativi nella terza città della Calabria e la prima della provincia di Cosenza per popolazione».
«Ribadisco - aggiunge - il mio impegno affinché questo tema non resti nel cassetto delle buone intenzioni come accaduto per troppo tempo. Non lascerò che l’ennesima incompiuta venga sepolta nel silenzio istituzionale Le risorse pubbliche investite non possono essere sprecate, e l’inerzia va sostituita da una programmazione concreta e condivisa. Mi rivolgo alle istituzioni regionali e nazionali perché si attivi un tavolo operativo per definire insieme il futuro di una struttura che merita di essere restituita alla città e al territorio».