L'alberghiero di Castrovillari lancia il suo panino della Corajisima: il “Seven feathers”
Le "sette penne" fanno riferimento alle sette settimane dal Carnevale alla Pasqua. Il panino, fatto di farina di ceci, è ripieno baccalà fritto, patate ‘mblacchiate, peperoni cruschi, cipolla, maionese al peperoncino, mollica croccante e rucola
CASTROVILLARI - Nasce “Seven feathers”, il gustosissimo panino tutto castrovillarese dedicato alla Corajisima e ai suoi piatti tradizionali, tipici del periodo quaresimale, dopo i bagordi carnascialeschi. Il panino, fatto di farina di ceci, è ripieno di pezzetti di baccalà fritto, patate ‘mblacchiate, peperoni cruschi, cipolla stufata, maionese al peperoncino, mollica croccante e rucola.
Ideato ed elaborato a conclusione del "Laboratorio di tradizioni popolari sulla Corajisima", tenuto dalla professoressa Ines Ferrante, il Seven Feathers nasce dagli alunni della classe 3ªB dell’Ipseoa “Karol Wojtyla”di Castrovillari,sapientemente guidati nella sua elaborazione dalla professoressa Emiliana Greco e si affianca ad un’altra caratteristica produzione emersa dal laboratorio di tradizioni popolari della professoressa Ferrante: la “pupattola”, un antico segnatempo legato al mondo contadino femminile.
Il panino “Seven feathers”, che letteralmente si traduce “sette penne”, fa riferimento alle sette penne di gallina che, collocate sotto la pupattola, indicavano le sette settimane dal Carnevale alla Pasqua, come sette sono anche gli ingredienti che compongono il panino. Gli ingredienti di cui è composto vogliono, inoltre, ricordare quei cibi quaresimali strettamente di magro, che,in un tempo lontano, venivano appesi insieme alla pupattola Corajisima sui balconi e sulle finestre delle case: peperoni cruschi, verdura essiccata, sardine, aringhe, code di baccalà, fichi secchi, uva passita, castagne,aglio.
La pupattola e la ricetta del delizioso panino “Seven feathers” saranno donati dall’Ipseoa Wojtyla alla mostra permanente itinerante “Da Carnevale a Pasqua” ideata e curata dallo studioso catanzarese Andrea Bressi, responsabile della Rete Nazionale Bambole Quaresimali.